10 specie canidi selvatici da conoscere

Conoscete i vari canidi selvatici? In realtà chiamarli tutti "cani selvatici" è un errore, perché si tratta di diverse specie, tutte diverse tra loro. Presentiamo le più interessanti in questo articolo. 
10 specie canidi selvatici da conoscere
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La famiglia dei canidi è formata da animali carnivori di ogni tipo, colore e taglia. In linea di massima, tutti i suoi membri sono molto dissimili tra loro, anche quando parliamo di canidi selvatici. A volte, di fatto, è maggiore la differenza tra le distinte razze di cane che tra il cane e il lupo, per esempio.

Alcune specie di canidi selvatici ci sono più familiari di altre, come il lupo o la volpe. Altri abitano terre troppo lontane per conoscerli. È per questo che nelle prossime righe presentiamo alcuni dei canidi selvatici più curiosi.

Quali canidi selvatici sono presenti nel continente europeo?

Il lupo e la volpe rossa

Il Canis lupus vive nelle zone fredde e tiepide dell’emisfero settentrionale ed è la specie più numerosa di canidi selvatici. Può raggiungere un peso pari a 80 kg e l’ampiezza della zampa gli permette di muoversi con saldezza quando corre sulla neve. In inverno caccia in branco, invece nelle altre stagioni è solitario o, al massimo, caccia in coppia.

La Vulpes vulpes è più piccolo di altri membri della famiglia Canidae, tra cui diverse razze di cane domestico. I suoi lineamenti includono un sottile muso e una folta coda, oltre alla caratteristica pelliccia rossa.

La volpe non è solo un animale carnivoro; in caso di bisogno, la sua dieta include da cavallette a frutta e bacche.

Quali canidi selvatici possiamo incontrare fuori dall’Europa?

Il coyote

Il Canis latrans si trova in tutto il continente americano. È considerato, di fatto, uno dei pochi animali che ha ampliato il suo habitat a partire dalla Conquista dell’America da parte degli europei. Sebbene a volte si riunisca in branchi, in genere è un animale solitario. 

Coyote che mangia il cibo.

Non raggiunge i 60 centimetri di altezza ed è estremamente snello al punto da poter sembrare denutrito a prima vista, pur godendo di ottima salute.

Le tre specie di sciacalli

Vengono chiamati “sciacallo” tre specie di taglia media del genere Canis, predatori e diffusi nella maggior parte del territorio africano e asiatico. Esistono, tuttavia, piccoli gruppi nel Sud-Est Europa. Come il lupo, caccia in branchi, ma di notte.

Se non trova prede né carogne, divora piccoli roditori e uccelli oppure si dirige verso i villaggi indigeni e si abbuffa del cibo che trova.

Il dingo

Il Canis lupus dingo è l’unico mammifero placentare (ovvero non marsupiale) dell’Australia, e altro non è che una specie di cane selvatico. Assomiglia molto al cane domestico fatta eccezione per le orecchie sempre dritte. Oltre a ciò, invece di abbaiare, ulula.

Dingo che si nutre della preda.

È il terrore di canguri e wallaby, ma anche del bestiame domestico. Caccia ogni notte ed è più audace del lupo nelle sue incursioni nelle fattorie, sebbene operi sempre con cautela.

Il crisocione

La specie Chrysocyon brachyurus è autoctono delle aree di macchia e pascolo del Sudamerica. È il più grande dei canidi selvatici.

È snello e ha le zampe lunghe. Per l’esattezza, le sue zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori, caratteristica che gli attribuisce una certa goffaggine. Pur così, nei terreni pianeggianti è veloce come il ghepardo.

È conosciuto anche come lupo dalla criniera, che porta tra le spalle, che si rizza quando è eccitato.

I canidi selvatici conosciuti come cani (pur non essendolo)

Il cane selvatico africano

Comunemente noto come licaone (Lycaon pictus), vive nelle pianure e nei bassi monti del Sudafrica. Si unisce in branchi formati in alcuni casi persino da cinquanta esemplari, che inseguono la preda per ore fino ad accerchiarla. Mentre alcuni pressano la preda, altri le sbarrano la strada lanciandosi con ferocia su di essa.

Ma se i cervi, che sono la sua preda favorita, non si trovano alla sua portata o c’è un leone nelle vicinanze, si rassegnano a mangiare micromammiferi.

Il cane rosso

Anche conosciuto come cuon (Cuon alpinus), è originario del continente asiatico. Oggi si trova in pericolo di estinzione e il suo numero è talmente ridotto da non trovarsi praticamente in natura.

Simile in dimensioni allo sciacallo, è un cacciatore diurno che agisce in branchi di venti esemplari o più. La sua tattica di caccia è analoga a quella sviluppata dal licaone.

Un altro canide selvatico: il cane procione

Potremmo dire che il Nyctereutes procyonoides, che si muove lungo i fiumi del Nord-Est asiatico, è letteralmente un cane travestito da procione . Ha le zampe corte e la coda lunga, il pelo corto e bello, oltre alla caratteristica “maschera”.

Nota finale: i canidi selvatici più misteriosi dell’Amazzonia

L’Atelocynus microtis, o cane dalle orecchie corte, è uno dei canidi più rari al mondo e oggi considerato un mistero della natura. Ciò si deve alle dimensioni da cane e l’agilità da gatto.


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