Aggressività nei cani: cosa si può fare?

Aggressività nei cani: cosa si può fare?

Ultimo aggiornamento: 04 dicembre, 2015

Quando i nostri cani presentano degli atteggiamenti aggressivi, non c’è dubbio che questi comportamenti, oltre ad essere un fastidio, possono essere estremamente pericolosi.

Cosa sta succedendo però all’animale? Perché è aggressivo se gli date cibo, affetto e attenzioni?

Qui di seguito vi daremo alcune dritte per cercare di capire in cosa consiste l’aggressività dei cani, oltre ad alcuni consigli per poterla controllare.

Cos’è l’aggressività?

L’aggressività è un comportamento normale e naturale nei cani e in altri specie animali. Ma perché un cane può arrivare ad essere aggressivo?

Il comportamento aggressivo nei cani tende ad essere in gran parte causato dalla paura e dallo stress, e può essere dovuto a vari fattori come la mancanza di una socializzazione corretta e precoce (ossia prima delle 14 settimane d’età).

Altri fattori determinanti possono essere la mancanza di una formazione, l’uso non qualificato dei metodi di addestramento, un’esperienza traumatica di cui il cane sia stato vittima.

Un’altra causa può anche essere la predisposizione genetica oppure disturbi di carattere medico, come per esempio l’ipotiroidismo, la malattia di Cushing, tumori del tessuto connettivo, infezioni dell’apparato urinario, displasia dell’anca o del gomito e artrite.

Alcuni tipi di aggressività possono essere dovuti a problemi neurologici, nel qual caso sarà richiesta l’assistenza di un veterinario comportamentalista.

Quali sono le cause scatenanti?

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Non esiste un cane che sia nato aggressivo. L’aggressività rappresenta sempre una risposta a qualcosa che accade attorno a lui, che si tratti dell’azione di un uomo, l’apparizione repentina di un altro cane, il dolore causato da una lesione o una malattia ecc. Questi fattori sono denominati antecedenti, il che significa un accadimento precedente, causa o evento.

Ogni causa scatenante è seguita da un determinato comportamento

Per esempio, un proprietario impartisce al suo animale l’ordine “seduto”. Il cane si siede e il proprietario gli da una caramella. Alla base della maggior parte di casi di aggressione, ci sono delle cause scatenanti.

Alle volte le cause sono facili da vedere, come per esempio se una persona arriva dal suo cane, e, d’improvviso, lo aggredisce. Altre volte può essere più complicato individuarle, già che potrebbe esistere un congiunto di cause, oppure l’aggressione potrebbe essere stata innescata da elementi non visibili, come qualcosa che l’animale annusa o ascolta.

Al fine di determinare che cos’è che sta causando il comportamento aggressivo nel vostro cane, è necessario analizzare in maniera dettagliata la storia di ogni precedente incidente che possa aiutare a stabilire l’insieme dei fattori scatenanti.

Un addestratore professionista potrà lavorare al vostro fianco per determinare ed identificare quali sono le cause scatenanti del caso. Una volta identificate, si dovrà mettere in atto il prima possibile un piano di formazione o di comportamento.

Secondo vari studi, il comportamento aggressivo nei cani tende a presentarsi perché sono spaventati, non per il desiderio naturale di dominanza caratteristico della specie.

Se alcune razze come per esempio i Doberman o gli Akita sono stati categorizzati secondo le loro eccellenti abilità di cani da guardia, ciò non significa che ogni esemplare di quelle razze sia un buon cane da guardia.

La razza, come unico elemento, non è decisiva per affermare che un animale svilupperà o mostrerà un comportamento aggressivo. Si dovranno considerare anche la storia e i comportamenti isolati di ogni esemplare.

Le aggressioni possono essere prevenute?

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Tranne che in casi molto rari, le aggressioni non avvengono per caso. Un cane che si mostra aggressivo verso persone estranee potrebbe essere invece del tutto amichevole quando entra in contatto con nuovi cani. Perché allora le aggressioni sembrano avvenire senza previo avviso?

La maggior parte dei padroni non è in grado di riconoscere i numerosi segnali emessi dai cani, che dimostrano ansia o malessere. Se questi sintomi di stress vengono ignorati, l’animale può far scattare un segnale d’allerta molto più evidente, ed è in questo momento che possono cominciare i grugniti.

I sintomi più comuni di stress e ansia includono, tra gli altri:

  • Evitare altri esemplari della loro specie
  • Sbadigli ripetuti
  • Un linguaggio del corpo teso
  • Movimenti lenti
  • Orecchie all’indietro

Quando i proprietari non riconoscono questi sintomi, il cane può essere pervaso da maggiore stress ed intensificare il suo stato di disagio.

In questo senso, la cosa migliore da fare è contattare un addestratore professionista che vi insegni a leggere il linguaggio del corpo del vostro cane. In questo modo potrete identificare alcuni segnali di ansia e prevenire i successivi comportamenti aggressivi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.