L'agilità del gatto: a cosa è dovuta?

L'agilità del gatto: a cosa è dovuta?

Ultimo aggiornamento: 24 marzo, 2018

Tutti sappiamo che i gatti cadono sempre in piedi. La verità è che poche volte abbiamo visto un gatto farsi male, cadendo. Anzi, praticamente mai. Oltre a questa abilità, questi felini domestici sono sicuramente tra gli animali più agili al mondo. In questo articolo vi spiegheremo tutto sulla rinomata agilità del gatto.

A che si deve l’agilità del gatto?

I gatti sono in grado di arrampicarsi, correre, saltare e nascondersi nei modi più inospitali e incredibili. Come mai? Ebbene, questi felini domestici nascono dotati di grande flessibilità, così come di una struttura fisica e muscolare che consente di assecondare qualsiasi movimento. La loro struttura ossea svolge un ruolo molto importante, da questo punto di vista.

Vorreste sapere perché i gatti sono così agili e quasi perfettamente flessibili? Per capirlo, prima, è necessario scoprire cosa si nasconde sotto la pelle di questi meravigliosi animali.

la struttura ossea di un gatto ai raggi x

Lo scheletro e i muscoli dei felini

A partire dalle vertebre, nel gatto questi dischi disposti uno accanto all’altro, sono più spessi. Quindi, le connessioni tra disco e disco sono meno rigide, dando alla schiena più flessibilità e resistenza ad eventuali impatti. Rispetto a quella umana o di altri animali, questa maggior elasticità consente al gatto di sfruttare movimenti più articolati.

I gatti hanno l’abitudine di camminare in punta di piedi. Ciò ha permesso che con il passare del tempo le ossa di piedi e gambe si allungassero, permettendo loro di ampliare la falcata. D’altra parte, sostenendosi solo le punte del piede, l’impulso a saltare è maggiore così come la spinta al momento di correre o scattare.

Inoltre, i muscoli dei felini funzionano come molle e hanno una flessibilità molto maggiore rispetto agli altri animali. Sono simili ad una corda elastica, in grado di allungarsi e contrarsi, che consente al gatto di saltare raggiungendo lunghezze che triplicano la sua altezza.

Ad esempio, quando un gatto vuole saltare, i muscoli degli arti posteriori, formati da varie fibre, si contraggono in modo incredibile. Quando si rilassano, funzionano da catapulta, dando un’enorme spinta all’animale.

un micetto salta sul letto

Fino a dove arriva l’agilità del gatto?

I gatti sono in grado di eseguire molti movimenti, impossibili per noi, grazie alla loro agilità. Vediamo allora quelli più tipici:

  • Arrampicarsi. I gatti sono tra i pochi animali che hanno la possibilità di arrampicarsi su un muro, un albero o qualsiasi altra cosa che venga messe loro dinanzi. Se ne avete uno, sapete benissimo che a volte riescono a raggiungere luoghi quasi inaccessibili.
  • Saltare e correre. Grazie ai muscoli che agiscono come molle, il gatto può raggiungere velocità elevate. Cammina sulle punte dei piedi, come abbiamo visto in precedenza, e ciò gli permette di sfruttare una spinta enorme quando salta. Con un salto può toccare un’altezza cinque volte superiore alla sua dimensione.
  • Allungarsi. Se avete visto un gatto allungarsi e stiracchiarsi, avrete notato che il suo corpo sembra quasi un elastico. Ciò dimostra l’ampia flessibilità di questo animale, frutto di un mix speciale composto dai suoi muscoli a “molla” e dalla forma particolare delle ossa.
  • Cadere in piedi. Questo è il “potere” più noto dei gatti, dopo la loro rinomata curiosità. Sono dotati di un vero e proprio regolatore dell’equilibrio, disposto nella parte interna dell’orecchio. Si tratta di una parte che i gatti hanno sviluppato molto e ciò permette loro di rigirarsi e tornare dritti, mentre precipitano anche da grandi altezze. La colonna vertebrale, inoltre, è in grado di allargarsi unita al collo, creando un “effetto paracadute” che rallenta notevolmente la velocità di caduta.

Siamo riusciti a soddisfare la vostra curiosità sull’agilità del gatto? C’è poco da dire: questi animali sono davvero sorprendenti e non smetteranno mai di stupirci.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.