Animali a rischio estinzione: quanti sono?

Sono oltre 25000 le specie di animali a rischio di estinzione e probabilmente molte di loro non vivranno più nel 2050. Un pericolo enorme per il pianeta.
Animali a rischio estinzione: quanti sono?

Ultimo aggiornamento: 27 giugno, 2019

Lo sapevate che sono oltre 25000 le specie di animali a rischio di estinzione e probabilmente molte di loro non vivranno più nel 2050? Questo dato pone la domanda se tutti gli animali avranno lo stesso destino e se nel futuro il nostro pianeta non sarà più abitato da loro. In questo articolo cercheremo di rispondere a questa domanda.

Animali a rischio di estinzione, un problema preoccupante

Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), più di 25.000 specie animali e vegetali sono attualmente a rischio di estinzione. E la cosa peggiore è che alcuni di loro non “arriveranno” a vedere il 2050.

Una delle specie più minacciate è il rinoceronte di Giava, con solo 50 esemplari in natura in Indonesia- a causa del bracconaggio. Le loro corna sono ritenute dotate di poteri medicinali.

La vaquita è un’altra tra le specie più a rischio di estinzione, con circa 60 individui in natura. Si tratta di un cetaceo il cui habitat naturale è il Golfo di California in Messico. Questa specie è minacciata dalla pesca poiché spesso finisce accidentalmente nelle reti da pesca.

Per molti, le cavallette sono una peste. Tuttavia, esiste una sottospecie, nota come la cavalletta Crau, che si trova sulla lista rossa IUCN a causa della perdita del proprio habitat naturale in Francia. La scomparsa di queste cavallette potrebbe comportare gravi conseguenze per gli uccelli, come il gheppio, che si nutrono di insetti.

Estinzione della cavalletta Crau

Tutti gli animali sono a rischio di estinzione?

Da pessimisti, potremmo pensare che continuando per questa strada in alcuni anni, non così tanti, tutti gli animali spariranno dalla faccia della terra.

È vero che il numero di specie incluse nell’elenco degli animali a rischio di estinzione aumenta ogni anno. Tuttavia, l’ente preposto alla redazione di questa sfortunata classifica, indica che il 25% delle specie più vulnerabili di non continueranno la loro esistenza.

Anche se allo stato attuale le attività dell’essere umano hanno molto a che fare – per non dire che siamo gli unici veri responsabili – con l’estinzione degli animali, dobbiamo anche considerare che alcune specie sono più sensibili e quindi finiscono per estinguersi. Quali sono?

1. Le specie che vivono in un’area unica

Ad esempio, le specie endemiche che vivono solo in un determinato sito, come un’isola, non hanno alternative reali per la loro diffusione. Inoltre, non avendo avuto contatto con altri animali, queste specie sono soggette a malattie che possono essere portate dalle specie introdotte nel loro habitat.

2. I migratori sono tra gli animali a rischio estinzione

Non intendiamo solo gli uccelli, ma tutti quegli animali che anno dopo anno si imbarcano in un lungo viaggio per fuggire dal freddo, per esempio. Questi sono i più a rischio di estinzione perché hanno bisogno dei luoghi in cui si stabiliscono per soddisfare determinate condizioni.

Pinguini

3. Le specie che hanno bisogno di molto territorio

Il principale ‘difetto’ di queste specie è che richiedono un sacco di terra per soddisfare tutte le loro abitudini ed esigenze. Queste specie si spostano per molti chilometri in una sola stagione. Tra queste specie vi sono canidi e rapaci.

4. Gli animali di grandi dimensioni

Tra gli animali più noti a rischio di estinzione possiamo pensare all’orso polare, agli elefanti ed ai rinoceronti. Nel primo caso, il riscaldamento globale e lo scioglimento del Polo sono le principali cause. Negli altri due casi potremmo indicare tra le cause di estinzione la caccia e la distruzione del loro habitat naturale.

Ma dobbiamo anche tener conto che i grandi animali hanno bisogno di una buona quantità di cibo ogni giorno (a seconda della stagione), che può diminuire a causa di cambiamenti dell’ecosistema in cui vivono.

5. Le specie che si riproducono poco

Il primo esempio è il gorilla, anche se è vero che la caccia e la mancanza di alberi sono fatali per questo animale. Questo primate investe molte risorse e tempo con il proprio unico figlio, il quale dipende dalla madre per diversi anni. La femmina durante l’accudimento del piccolo non si riproduce e si dedica totalmente al figlio.

Infine, le specie più a rischio di estinzione sono quelle che vivono in ambienti caratterizzata da una grande stabilità. Di conseguenza se l’habitat subisce qualche cambiamento o modifica, il normale ciclo vitale di tali specie (è il caso dei rettili) non può continuare.


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  • Baena, M. L., & Halffter, G. (2008). Extinción de especies. In Conabio. Capital natural de México.

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