Animali dall’olfatto sviluppato

Esistono alcune specie in grado di intercettare odori a distanza di chilometri, capaci di distinguerne più di uno allo stesso tempo e perfino di annusare alcune malattie negli esseri umani.
Animali dall’olfatto sviluppato

Ultimo aggiornamento: 25 luglio, 2018

Ogni singola specie che popola la terra ha a disposizione un certo numero di geni dedicati alla rilevazione di odori. Ci sono animali però che, grazie a migliaia di ricettori, sono in possesso di un olfatto oltre la norma.

In questo articolo vi parliamo proprio di questi animali dall’olfatto sviluppato, in grado di rilevare odori a grandissima distanza.

Quali sono gli animali col migliore olfatto?

Attraverso i loro musi, le loro narici e proboscidi, gli animali usano il loro olfatto per annusare pericoli, trovare partner o cibo. Ecco gli animali in possesso del miglior olfatto.

1. Elefante africano

Non è solo l’animale terreste più grande che esista al giorno d’oggi, ma anche quello in possesso del migliore olfatto. Questo non solo grazie alla proboscide, ma soprattutto alla quantità di ricettori olfattivi di cui può disporre: 1984. Per fare un raffronto, basti sapere che gli esseri umani ne hanno appena 396 (cinque volte meno).

L’elefante africano – illustrato nella foto che apre l’articolo – è in grado di distinguere molecole olfattive ad una distanza di niente meno che 10 chilometri. Questa specie animale utilizza la proboscide come se fosse un arto, ma anche un naso. È infatti in grado di riconoscere i suoi simili, intercettare pericoli e trovare cibo.

2. Topo

A riprova di come in realtà le dimensioni delle narici non contino, prendiamo l’esempio del topo. Uno degli animali con il miglior olfatto al mondo, anche se con un naso di ridottissime dimensioni.

Topi

I topi sono in grado di “separare” vari odori e percepire aromi diversi, uno per ogni fossa nasale di cui dispongono. E non è tutto. Questa informazione viene trasmessa direttamente al cervello, indicando al topo da che parte muoversi. Un aspetto fondamentale per la sopravvivenza di questa specie!

3. Mucca

Insieme alla vista, l’olfatto della mucca è molto sviluppato e svolge un ruolo fondamentale nella comunicazione e nella riproduzione. Tanto le femmine quanto i maschi – i tori – lanciano ferormoni attraverso diverse ghiandole per “farsi riconoscere” dagli altri.

Mucche nel prato

Per questo motivo i tori sono soliti respirare in modo brusco alzando la testa e arrotolando il labbro superiore. In questo modo le loro mucose nasali si impregnano dei ferormoni che le mucche diffondono… anche a chilometri di distanza!

4. Cavallo

La capacità olfattiva degli equini in generale, e dei cavalli in particolare, è qualcosa di sorprendente. Per esempio, uno stallone può annusare una femmina in calore a quasi un chilometro di distanza. I cavalli usano l’olfatto anche per presentarsi ai loro simili, e gli odori che disperdono attraverso urina e escrementi, servono a trasmettere aspetti cruciali come la territorialità e la sessualità.

Cavalli al pascolo

Ma c’è di più. Si dice infatti che i cavalli possano sentire “odore di morte” e, per questo, evitano di passare dove c’è un cadavere, di qualunque specie essa sia. Si crede che lo facciano perché associano quest’odore alla possibile presenza di predatori. Nel passato, i cavalli venivano usati per identificare acqua o cibo in cattivo stato o avvelenati.

5. Cane

Tra gli animali col miglior olfatto non potevamo lasciare da parte il nostro migliore amico. Si tratta del senso più importante per i cani, tanto che passano tutto il giorno annusando ciò che gli sta attorno.

Cane che annusa valigia

Il cane è stato utilizzato come segugio fin da tempi remoti, sia per rincorrere le prede nel bosco sia per rilevare la presenza di esplosivi o di droghe negli aeroporti. I cani sono in grado di seguire una traccia partendo da un odore in particolare e, secondo gli ultimi studi, riescono a riconoscere malattie come il cancro o il diabete.


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