Artrosi canina: diagnosi e trattamento

Artrosi canina: diagnosi e trattamento

Ultimo aggiornamento: 14 marzo, 2022

L’artrosi canina è una malattia degenerativa delle articolazioni, ed è la causa di dolore cronico più diffusa tra i cani. È più comune tra i cani anziani, ma può colpire anche cani in sovrappeso o obesi. La malattia si sviluppa a causa dell’usura della cartilagine che riveste il tessuto articolare e le ossa, generando perdita di elasticità che produce dolore ed impedisce al cane di muoversi normalmente. Questa malattia dovrà essere trattata immediatamente e da una diagnosi più o meno precoce dipenderà la qualità di vita del cane.

Diagnosi

Diagnosticare l’artrosi può essere particolarmente difficile nel suo stadio iniziale, soprattutto perché i cani tendono a spostare il peso verso l’articolazione sana, evitando di fare pressione su quella dolorante. Proprio per questo motivo sarà complicato, anche per un veterinario, accorgersi del dolore che prova il cane. Spesso i cani cominciano a zoppicare o a mostrare una qualsiasi altra alterazione dei loro normali movimenti (come fare i propri bisogni seduti o tenere una zampa alzata), ma lo faranno in modo intermittente, continuando al contempo a giocare e correre normalmente, questo potrebbe non allarmarci durante il primo stadio della malattia.

Tuttavia, man mano che la malattia avanza e deteriora le articolazioni, il cane comincerà a zoppicare più frequentemente, a seconda della gravità della degenerazione arteriosa, eviterà di muoversi e mostrerà sintomi di dolore se viene toccata l’articolazione colpita. Ecco di seguito altri sintomi che possono aiutarvi a individuare la presenza di artrosi:

  • Il cane si muove lentamente, non ha voglia di fare passeggiate e ha difficoltà a seguire il nostro ritmo.
  • Quando si ferma o si siede, lo fa lentamente o assume posizioni poco usuali.
  • Soffre di inappetenza.
  • Mostra segni di irritabilità, aggressività, nervosismo, stress e insonnia. Non vuole essere toccato nelle zone colpite dalla malattia.

Prevenzione

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L’artrosi si può prevenire prestando particolare attenzione ad alcuni aspetti della vita del nostro animale. Eccone alcuni:

Alimentazione

Il cane dev’essere nutrito in maniera adeguata, e soprattutto bisogna evitare che aumenti troppo di peso.  I cani obesi esercitano molta pressione sulle proprie articolazioni, accelerandone l’usura. Inoltre l’obesità causa molti altri problemi, come dusturbi cardiaci o ai reni. È necessario che il cane mangi a seconda del suo fabbisogno e del suo consumo energetico, tenendo sempre in considerazione età, razza e taglia. È consigliabile integrare la dieta dei cani più in là con l’età con delle vitamine, per evitare che sviluppino problemi legati alla mancanza di assimilazione di principi nutritivi importanti.

Esercizio

I cani devono realizzare esercizio giornalmente a seconda delle loro condizioni fisiche e delle esigenze della propria razza. Si raccomandano esercizi che tonifichino e facciano aumentare la muscolatura per mantenere le articolazioni in movimento e sane. Sarebbe meglio sottoporre i cani a degli esercizi giornalieri non troppo duri, invece di sommetterli a giornate molto faticose con pause prolungate dall’attività (per esempio facendoli muovere solo il fine settimana).

Andare dal veterinario

Bisogna portare il cane dal veterinario regolarmente per tenere sempre sotto controllo il suo stato di salute, in particolare quando comincia ad invecchiare. Si tratta di una misura di prevenzione molto importante  per tutte le malattie e non solo per l’artrosi.

Trattamento

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L’artrosi è una malattia che sfortunatamente non ha cura, tuttavia si può agire sui dolori che tormentano il cane e cercare di  bloccare il processo di deterioramento delle articolazioni. Fondamentalmente, una volta diagnosticata l’artrosi, il veterinario valuterà la situazione specifica del cane e preparerà un piano di controllo della malattia, per evitare che essa continui a peggiorare, inoltre verranno prescritti dei farmaci per controllare il dolore e far diminuire l’infiammazione nelle articolazioni.

La prima cosa che tendono a curare i veterinari quando si trovano di fronte a questa malattia, è una sindrome chiamata sensibilizzazione centrale, che consiste in un’alterata processazione del dolore. In sostanza, il midollo spinale produce innanzi allo stimolo del dolore, la percezione di un dolore ancora più forte.

Normalmente per questo tipo di malattie si usano antinfiammatori non steroidei, che migliorano considerevolmente la qualità di vita dei cani affetti da questa malattia, permettendogli di muoversi e riducendo il dolore.

Nei casi più gravi bisognerà ricorrere ad un intervento chirurgico che elimini gli osteofiti (proliferazione ossea anormale) che ostruiscono le articolazioni.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.