Carcasse di bestiame, il banchetto dei rapaci

Grazie ai rapaci saprofagi, il materiale in decomposizione delle carcasse provenienti dal bestiame non inquina né intossica gli esseri umani.
Carcasse di bestiame, il banchetto dei rapaci
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Gli allevatori dispongono di terreni nei quali lasciare le carcasse di bestiame di cui si nutriranno i rapaci saprofagi.

In questo articolo spieghiamo perché è importante che vi siano animali che si nutrono di carcasse di bestiame.

Carcasse di bestiame, rapaci e la loro importanza

La presenza di terreni in cui vengono lasciati i rifiuti animali permette che esista un riciclaggio sostenibile delle carcasse, che viene realizzato da migliaia di anni. Un allevamento di grandi dimensioni produce più cadaveri del normale, il che può tradursi in intossicazioni e inquinamento delle fonti d’acqua.

È per questo motivo che è molto importante che nelle nostre vicinanze si trovino rapaci saprofagi, alla pari dei terreni descritti.

Anche se negli ultimi anni il numero si è ridotto per via della crisi della mucca pazza, la verità è che questa dinamica ha recuperato una certa importanza e sono sempre di più le comunità che consentono l’abbandono di carcasse di bestiame all’aperto.

Gli invitati al banchetto

Di solito questi terreni sono recitanti per impedirne l’accesso a persone e animali domestici, nonché di carnivori terrestri. Pur così, esistono zone nelle quali le carcasse vengono abbandonate senza barriere, motivo per cui lupi, orsi o piccoli carnivori come la faina e la genetta possono trarne giovamento.

I maggiori beneficiari, tuttavia, sono senz’altro i rapaci saprofagi: avvoltoi e grifoni sono i protagonisti principali.

Avvoltoi e carcassa

Esistono anche altri uccelli che si nutrono di carcasse di bestiame: i nibbi sono ospiti assidui e insieme a gazze e corvi, completano il banchetto. Anche la poiana comune, tuttavia, può approfittarne.

I protocolli da seguire

Il primo passo è localizzare il cibo e gli esperti in questo senso sono i corvidi (gazze e corvi), che di solito volano in gruppo controllando il terreno finché non trovano la carcassa. Ecco allora che ne approfittano per mangiare le parti molli, come la lingua o gli occhi; sarà necessario un becco più forte per aprire le vere danze.

Questi uccelli hanno una caratteristica comune magistralmente rappresentata dalla gazza: sono animali rumorosi e dal piumaggio vistoso, che risplende sotto la luce solare mattutina. Il sole è necessario affinché gli avvoltoi intraprendano il volo per godere delle correnti di aria calda, che permettono essi di individuare anche le carcasse.

Il luccichio del piumaggio dei corvidi è vistoso e visibile a decine di chilometri; gli avvoltoi, inoltre, ne avvertono il rumoroso crocidio e iniziano a spostarsi.

Gli avvoltoi, inoltre, devono comunicare gli uni con gli altri a decine di chilometri per raggrupparsi per il banchetto.

Inizia il banchetto

Dopo aver individuato il cibo, gli avvoltoi iniziano a volare diversamente, si abbassano in cerchio verso la carcassa e girano in un modo particolare che gli altri avvoltoi avvertono come il segnale della presenza di alimento. Ogni avvoltoio cambia il proprio modo di volare per avvisare gli altri senza fare uso di suoni.

Rapaci saprofagi

Questo non è comune tra gli avvoltoi monaci, più propensi alla solitudine rispetto ai grifoni. Tuttavia, a questi ultimi conviene che arrivino i primi, dotati di becco più forte che permette una totale apertura delle carcasse di bestiame.

Dopo l’apertura, l’avvoltoio monaco si nutre della carne adiacente alla ferita, sebbene non potrà giungere fino al fondo della carcassa a causa dell’abbondante piumaggio che circonda il suo collo. È allora che interviene il grifone, dal collo quasi nudo, per infilarsi fino in fondo in cerca di viscere e altre parti.

Gli avvolti iniziano a nutrirsi per gruppi: nulla è lasciato al caso, anche se molte volte queste adunate possono sembrare caotiche. Pur così, possono verificarsi scontri tra gli animali, di solito tra l’avvoltoio monaco e i grifoni, quando il primo vuole tornare al banchetto dopo che il secondo ha appena finito di aprire l’accesso alla carcassa.

Altri volatili circondano l’adunata: il nibbio reale e altri rapaci di media taglia cercano di ottenere la loro parte, anche se hanno già dato qualche beccata all’inizio. Tuttavia, non rappresentano dei rivali per gli avvoltoi sebbene siano migliori cacciatori, motivo per cui mantengono le distanze in attesa che questi vadano via.

Nel frattempo i corvidi continuano a essere i più furbi del banchetto, in quanto grazie alla loro piccola taglia passano inosservati e camminano fiduciosi tra gli avvoltoi. Le carcasse di bestiame vengono così consumate in breve tempo e il ciclo della vita segue il suo corso.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.