Conosciamo l'irace del Capo, l'acrobata dalle zampe agili

Anche se l'irace del Capo sembra un roditore, i suoi parenti vivi più prossimi sono in realtà gli elefanti e i lamantini.
Conosciamo l'irace del Capo, l'acrobata dalle zampe agili

Ultimo aggiornamento: 07 maggio, 2019

L’irace del Capo è molto simile al porcellino d’India o ad un coniglio grande con delle orecchie molto corte.

Questo animale però ha dei denti, delle falangi e delle strutture craniche molto simili a quelle dell’elefante. Alcuni scienziati considerano l’irace del Capo uno dei parenti vivi più simili a questa specie.

I forti molari dell’irace distruggono la dura vegetazione e possiede due incisivi che sembrano dei piccoli canini, come quelli degli elefanti.

La vita tra le rocce

Questa specie appartiene alla famiglia Procaviidae o Hyrax, di cui fanno parte 3 membri. L’irace del Capo, l’irace degli alberi e quello degli arbusti o a macchie gialle. L’irace del Capo vive maggiormente in Africa, però si trova anche sulla costa della penisola arabica fino al Libano.

Si trova in aree dove ci sono delle rocce, delle formazioni rocciose o anche delle piccole fessure nelle scogliere che gli donano rifugio e protezione. Le sue tane sono difficili da identificare, poiché la sua urina si cristallizza, sembrando una macchia bianca sulla roccia.

Le zampe dell’irace del Capo sono fatte apposta per scalare le rocce. La parte inferiore di ogni zampa è priva di pelo e possiede dei polpastrelli viscosi e gommosi che si sollevano al centro per ottenere l’effetto di una ventosa.

Ciò lo aiuta ad aderire alla roccia e ad altre superfici lisce senza scivolare: ecco perché è noto come l’acrobata dalle zampe agili.

Alcuni tratti comportamentali

L’irace del Capo è un animale molto socievole. Può vivere in colonie composte da un massimo di 50 esemplari che dormono e che vanno alla ricerca di cibo insieme.

Ogni giorno inizia con una sessione di gruppo per prendere il sole per varie ore. Una volta riscaldati, escono per un breve periodo per mangiare.

Due esemplari di Irace del Capo

All’irace del Capo non piace il clima freddo e piovoso né uscirà dal suo rifugio roccioso se la temperatura non è di suo gradimento. Sebbene sia un animale diurno, può avventurarsi nella notte. Tuttavia, passa la maggior parte del tempo senza fare niente. Dedica solo il 5% della sua giornata alla svolgimento di alcune attività.

In alcune parti dell’Africa, l’irace degli arbusti vive nelle stesse aree rocciose dell’irace del Capo. Sono state viste le due specie dividere i rifugi e riunirsi per prendere il sole al mattino. Anche i loro cuccioli giocano insieme. Nonostante differiscano per alcuni aspetti, sembrano andare d’accordo.

Abitudini alimentari dell’Irace del Capo

L’irace del Capo ha uno stomaco con 3 cavità in cui sono presenti dei batteri che lo aiutano a digerire le piante che mangia. Durante la stagione umida si alimenta principalmente di foraggio, ma quando questo si secca, si nutre di frutta e di foglie.

Per mangiare si mette in cerchio insieme ai suoi simili, con la testa puntata verso l’esterno, per individuare l’eventuale presenza di predatori. Tra questi spiccano i leopardi, le iene, gli sciacalli e l’aquila nera.

Irace del Capo con cucciolo

Grazie alla sua vista eccellente, è in grado di individuare un predatore a più di 900 metri di distanza. Durante i pasti, il maschio dominante del gruppo sta in allerta per vedere se si presenta qualche pericolo.

Se nota qualcosa di preoccupante, lancia un grido d’allarme per far nascondere o per far stare fermi i membri del branco finché la minaccia non sparisce.

Vita familiare dell’Irace del Capo

Le femmine restano con la propria famiglia per tutta la vita. Si formano dei sottogruppi di 5 femmine, controllate da un maschio, che pattuglia un determinato territorio all’interno della colonia. Quando nasce la cucciolata, generalmente una volta all’anno, tutto il branco accoglie i nuovi arrivati.

I cuccioli sono sorprendentemente precoci: nascono con gli occhi aperti e hanno un udito sviluppato. Sembrano degli adulti in miniatura e presentano lo stesso pelo vistoso. L’irace del Capo si organizza in gruppi per prendersi cura dei piccoli e le madri si alternano per occuparsene.

Tre giorni dopo la nascita, i cuccioli già mangiano alimenti solidi. Si cibano degli escrementi dei loro simili. Si pensa che questa abitudine gli serva per ottenere i batteri di cui ha bisogno il loro stomaco per digerire le piante che consumano.


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