Coridalidi, insetti inoffensivi ma dall'aspetto minaccioso

Alcuni insetti, a causa del loro aspetto minaccioso, non risultano esattamente amichevoli, a prima vista. La maggior parte di essi, però, è inoffensiva per l'uomo e, in alcuni casi, perfino utile.
Coridalidi, insetti inoffensivi ma dall'aspetto minaccioso
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I coridalidi sono una famiglia di insetti di grandi dimensioni e dall’aspetto minaccioso. Sono maggiormente conosciuti nella loro forma larvale che nella fase adulta, per il semplice fatto che vengono utilizzati come esca per i pesci.

A che cosa è dovuto questo aspetto minaccioso? Presenta una spiegazione di carattere difensivo oppure si tratta di qualcos’altro? In molte occasioni noi esseri umani commettiamo un errore, identificando determinate caratteristiche esteriori presenti negli animali con una possibile minaccia.

Di conseguenza, tendiamo a volerli eliminare, trascurando l’importanza ecologica della specie in questione. Questo articolo vi aiuterà a risolvere alcuni di questi dubbi, mostrandovi come, a volte, gli animali dall’aspetto più minaccioso sono in realtà i più necessari.

Nozioni generali sul Corydalus cornutus, l’insetto dall’aspetto minaccioso

I coridalidi appartengono all’ordine dei Megaloptera, diffuso in tutto il mondo. Il loro aspetto minaccioso è dovuto al fatto che i maschi possiedono due grandi mandibole a forma di lama di falce.

Sono insetti dalle ali grandi, caratterizzati da vasi sanguigni sporgenti che creano affascinanti disegni sulla loro superficie. Le ali presentano una colorazione pallida o tendente al marroncino, con macchie o disegni variegati. Gli individui adulti, sia i maschi che le femmine, sono caratterizzati dal fatto che i loro organi della vista sono costituiti da ocelli.

Le grandi mandibole sono la parte anatomica che conferisce al Corydalus cornutus il suo aspetto minaccioso.

Sviluppo larvale

Sono considerati uno degli ordini più primitivi tra gli insetti olometaboli, quelli che, in altre parole, presentano una metamorfosi completa. Producono larve acquatiche, predatrici e molto longeve. Inoltre, sono le più grandi, nel mondo degli insetti. Negli altri stadi (uovo, pupa e adulto) sono invece terrestri.

La fase larvale è la più lunga di tutto il ciclo biologico, mentre la fase adulta è la più breve e ha a disposizione solo alcuni giorni di vita.

La larva cresce molto lentamente e, quando raggiunge il suo completo sviluppo (con una lunghezza che può raggiungere i sette centimetri), striscia sotto le pietre della riva per passare allo stadio successivo. Come tutti gli insetti neurotteri, si trasforma in ninfa all’interno di un bozzolo intrecciato con la seta.

La differenza rispetto alle farfalle consiste nel fatto che la sua seta viene prodotta dall’organo filatore e poi secreta dall’ano, mentre la seta delle farfalle deriva da alcune ghiandole poste sulla loro testa.

L’individuo adulto esce dopo alcune settimane e presenta un’apertura alare che può raggiungere i 18 centimetri.

L’aspetto minaccioso della fase adulta

Le loro grandi dimensioni, rispetto a quelle di altri insetti, rappresentano un fattore importante nel provocare timore negli esseri umani. Ciò che però conferisce davvero a questi insetti il loro caratteristico aspetto minaccioso sono le grandi mandibole che presenta il maschio adulto.

Mandibole che, in realtà, hanno l’unico scopo di sostenere la femmina durante l’accoppiamento. In altre parole, a meno che l’animale non si senta minacciato, non si tratta di appendici utilizzate per attaccare.

I sialidi, megalotteri privi del loro caratteristico aspetto minaccioso

La Sialis lutaria è un insetto primitivo le cui larve vivono per un periodo compreso tra uno e due anni, rimanendo nell’acqua, corrente o stagnante che sia. Anch’esse sono larve carnivore, come quelle dei coridalidi. Grazie alle loro potenti mandibole a forma di pinze, sono in grado di afferrare qualunque animale passi loro accanto.

Le femmine depositano le proprie uova sul fogliame, lungo la riva del corso d’acqua. Depongono un unico gruppo di uova che può arrivare a essere composto da 200 unità. Nel corso della loro vita possono deporne fino a 2.000.

Il corpo della larva è suddiviso in segmenti, ognuno dei quali presenta due appendici articolate:

  • Le due appendici della testa formano le mandibole.
  • Le tre del torace vengono utilizzate come zampe supplementari.
  • Le sette dell’addome fungono da branchie.

L’individuo adulto, che possiede delle lunghe antenne, non è un buon volatore, ma se viene disturbato corre attraverso i fusti e le foglie, volteggiando da una parte all’altra. Se è tranquillo rimane in stato di quiete, con le ali ripiegate sul dorso, oppure cammina tra le piante o le pietre della riva.

Nel corso della sua vita adulta, che dura solo pochi giorni, non si alimenta. Il suo unico scopo è rappresentato dall’accoppiamento e dalla riproduzione, per dare vita a una nuova colonia di larve predatrici. Una volta che il maschio ha fecondato la femmina, il suo destino è quello di essere divorato da altri animali. Lo stesso accade alla femmina dopo che quest’ultima ha deposto le uova.

I megalotteri sono generalmente dotati di un aspetto minaccioso.

Qual è il ruolo di questi insetti curiosi?

La presenza delle larve di queste specie nei corsi d’acqua funge da indicatore della loro qualità. La maggior parte di esse hanno bisogno di acque ricche di ossigeno e completamente prive di inquinamento, anche se con gli anni hanno sviluppato una certa tolleranza.

Qualunque specie che funga da indicatore deve essere protetta, perché ci aiuta a conoscere una caratteristica esclusiva di una regione o lo stato di salute di un ecosistema. Per questa ragione, per quanto un animale possa di per sé possedere un aspetto minaccioso deve essere preservato come qualunque altro.


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