6 curiosità sui pesci che pochi conoscono

6 curiosità sui pesci che pochi conoscono

Ultimo aggiornamento: 09 aprile, 2018

Alcune persone pensano che i pesci conducono un’esistenza “noiosa” per via del fatto che nuotano tutto il giorno. Al contrario, come vedrete nel seguente articolo, questi interessanti animali acquatici nascondono curiosità che non vi lasceranno indifferenti.

Le più interessanti curiosità sui pesci

A differenza di quanto si possa pensare, l’uomo sa ancora molto poco su diverse creature che popolano mari, fiumi e laghi. Non si conoscono tutte le loro abitudini, come si relazionano tra loro e con altri essere né in che modo si riforniscono di cibo. Vediamo assieme 6 curiosità che vi faranno ammirare e amare i pesci del nostro pianeta:

1. Nuotano anche quando dormono

Sebbene molti pesci abbiano una vescica natatoria che viene gonfiata con aria per poter mantenersi a una certa profondità, senza precipitare sul fondo del mare o venir trascinati dalle correnti, ci sono molte specie che non dispongono di questa importante caratteristica fisiologica che, nei fatti, è un vero e proprio vantaggio evolutivo. Questo è il caso, per esempio, della razza e dello squalo. Sono obbligati a nuotare anche quando dormono: altrimenti, affonderebbero.

pesci di diverso tipo nuotano nel mare tropicale

2. Hanno la memoria corta

La maggior parte delle persone sa che, in generale, un pesce possiede una memoria di 3 secondi. Film, documentari e anche cartoni animati, spesso scherzano su questo “difetto”. Nessun problema, se non fosse che questa dato è completamente falso. Secondo vari studi, questi animali hanno la capacità di conservare le informazioni fino a 5 mesi. Com’è si è arrivati a stabilire questa conclusione? Gli investigatori addestrarono, in cattività, un gruppo di pesci facendoli muovere in modo diverso a seconda di un certo suono emesso nell’acqua. Quando furono rimessi in libertà, gli furono fatti ascoltare questi segnali acustici e, sorprendentemente, i pesci risposero positivamente allo stimolo.

3. Non hanno né orecchie né palpebre

Avete mai pensato a come sentono i pesci, se non possiedono le orecchie? Bene, in realtà, hanno un piccolo organo che è considerato come un vero e proprio orecchio interno. Sebbene non sia visibile, consente loro di percepire i suoni e le vibrazioni che si verificano nell’acqua. Vale anche la pena sapere che ogni rumore causato dalle persone li influenza molto, li stressa e può interferire con le loro abitudini quotidiane (alimentazione, crescita o riproduzione).

Un’altra curiosità sui pesci è che non hanno le palpebre. Ma ciò non significa che non dormano perché non riescono a chiudere gli occhi. Molti di loro, semplicemente si fermano quando sono stanchi, dopo aver trovato un rifugio sicuro, come una roccia o una grotta. Potremo tranquillamente dire che dormono con gli occhi aperti.

4. Esistono pesci velenosi?

Nel Mar dei Caraibi, l’Oceano Pacifico e le coste della Florida (Stati Uniti) vive il pesce pietra… È il più velenoso di tutta la sua specie. Il suo morso può uccidere una persona adulta. Il suo nome deriva dalla sua capacità di mimetizzarsi tra le rocce del fondo marino. Non attacca a meno che non si senta direttamente minacciato. Ma il problema è che è rappresenta un serio pericolo ogni volta che passa qualcosa o qualcuno accanto a lui. Per neutralizzare il veleno dei pesci pietra, è necessario immergere la ferita in acqua bollente.

Altri pesci velenosi sono quelli del genere Pterois, che vive nell’oceano Indiano. Si tratta di circa 10 specie note anche come pesci scorpione o pesci cobra. Hanno delle pinne sul petto e un’altra dorsale che usano per pungere le proprie prede. Hanno la capacità di mimetizzarsi tra alghe e rocce. La buona notizia è che il loro veleno non è letale per le persone, anche se il pungiglione provoca parecchio dolore.

5. Come stabilire l’età di un pesce?

Forse vi sembrerà banale questa domanda, ma è importantissima per chi ha spesso a che fare con questi animali, come ricercatori e pescatori. In che modo è possibile capire quanti anni ha un pesce? La tecnica utilizzata è chiamata “otolith reading” (lettura degli otoliti) e funziona in modo simile a quella ben nota degli anelli degli alberi. Il piccolo osso dell’orecchio interno dei pesci è composto da strati concentrici che mostrano gli anni in cui ha vissuto. Dato che questo metodo, però, non è del tutto affidabile, si stanno sviluppando dei nuovi sistemi per calcolare con più precisione l’età di questi animali marini.

un pesce nuota calmo in un acquario

6. Abitudini di difesa e riproduzione

Il cosiddetto “pesce palla” ha la capacità di gonfiarsi e rimanere in questo stato, con funzione deterrente, mostrando tutte le sue spinte sporgenti. E’ un sistema di autodifesa che serve per sembrare più grande e più pericoloso di quello che realmente è. Per mettere in pratica questo efficace trucco, risucchia acqua e la immagazzina nel suo stomaco. Se viene portato in superficie, si gonfia utilizzando dell’aria.

L’ippocampo o cavalluccio marino è l’unico animale i cui maschi sono responsabili del parto. Dopo l’accoppiamento, la femmina passa le uova al suo compagno che le porta in grembo per 45 giorni. Una volta trascorso tale periodo, gli esemplari possono accoppiarsi di nuovo.


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