Differenze tra l'alimentazione del gatto e del cane

La differenza principale nella dieta dei cani e dei gatti risiede nel fatto che i primi si sono adattati e sono ormai onnivori, mentre i secondi continuano a essere praticamente carnivori. 
Differenze tra l'alimentazione del gatto e del cane
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

Cani e gatti non differiscono solo in quanto ad aspetto e comportamento, ma mostrano anche diversi fabbisogni nutrizionali. Ciò significa che i loro organismi non riescono a digerire e ad assimilare gli stessi nutrienti. A seguire vi invitiamo a scoprire le principali differenze nell’alimentazione del gatto e del cane per garantire una nutrizione ottimale ai vostri animali domestici.

5 differenze nell’alimentazione del gatto e del cane

1. I cani possono essere onnivori, i gatti no

La prima e principale differenza nell’alimentazione del gatto e del cane è che l’organismo dei cani può adattarsi a una dieta onnivora, mentre i gatti sono principalmente carnivori.

In altre parole, i cani possono ricevere e mangiare una maggiore varietà di alimenti rispetto ai gatti. La dieta di questi ultimi, invece, deve basarsi sul consumo di proteine e grassi di origine animale.

I cani, invece, possono ingerire anche altri ingredienti in quantità moderate, come gli idrati di carbonio, i grassi buoni di origine vegetale, frutta e verdura.

Alcuni frutti e ortaggi, tuttavia, sono indicati anche per i gatti e aiutano a rafforzarne il sistema immunitario. Ma pur essendo ammessi alcuni prodotti di origine vegetale, la carne rappresenta il pilastro della dieta di un gatto.

Cane e gatto che mangiano

2. Alimentazione del gatto e del cane: i gatti in genere sono più selettivi

Una delle lamentele più frequenti tra chi ha un gatto in casa riguarda il palato esigente di questo animale. È impossibile negare che i gatti sono molto più selettivi nei confronti del cibo rispetto ai cani.

Questi animali adottano una ferrea routine come strategia di autoprotezione per evitare di esporsi a contesti pericolosi o sfavorevoli. In seguito a ciò, sono meno inclini alle novità nel loro quotidiano, ma anche nella loro alimentazione.

È tuttavia possibile ammorbidire il palato dei gatti offrendo loro diverse consistenze, sapori e aromi sin da cuccioli. Durante i primi sei o sette mesi di vita, i gatti plasmano il loro comportamento nei confronti di persone, altri gatti e cibo.

3. I cani ingoiano il cibo, mentre i gatti lo frazionano

Chi condivide la propria casa con un cane sa bene che questi animali praticamente ingoiano il cibo, masticando il minino indispensabile. Sebbene si tratti di una caratteristica comune a tutti i cani, alcune razze sono più ghiotte di altre, tra queste il labrador, il golden retriever, il terranova o il beagle.

Viceversa i gatti che godono di una dieta equilibrata e di una routine sana raramente si mostrano voraci. In genere, di fatto, frazionano gli alimenti, abitudine che li porta a mangiare piccole porzioni diverse volte al giorno. Mangiano solo la quantità sufficiente per saziarsi in ogni occasione.

Cane e gatto a tavola

Ciò spiega perché le abbuffate e i disturbi digestivi associati a un consumo smisurato degli alimenti sono molto più comuni tra i cani rispetto ai gatti. Lo stesso vale per gli episodi di intossicazione e gli incidenti domestici in seguito al consumo di sostanze chimiche, medicinali, spazzatura, etc.

4. Alimentazione del gatto e del cane: i digiuni prolungati sono più pericolosi per i gatti

Il digiuno prolungato, ovvero non mangiare con una certa frequenza per molte ore o giorni, risulta molto pericoloso sia per i cani sia per i gatti. Nonostante ciò, in un contesto simile i gatti sono più inclini a sviluppare una lipidosi epatica.

L’organismo dei gatti ha bisogno dell’azione delle proteine ingerite tramite l’alimentazione, tra i vari motivi per metabolizzare i gassi nel fegato. Se l’animale trascorre diverse ore senza mangiare, aumenta il rischio di una concentrazione anomala di lipidi a livello epatico.

La metabolizzazione dei grassi nel fegato dei cani avviene diversamente e non dipende solo dal consumo di proteine esterne. È per questo che i casi di lipidosi epatica canina sono di gran lunga più rari.

5. I cani dispongono di una maggiore capacità di idratarsi in modo naturale

Anche il consumo volontario di liquidi è una delle principali differenze tra l’alimentazione del gatto e del cane. I cani in genere si idratano naturalmente molto di più rispetto ai gatti, perché bevono un grande volume d’acqua durante la giornata.

Nei gatti sono infatti più comuni i problemi di salute, soprattutto ai reni, causati da disidratazione o scarsa idratazione. La dieta dei gatti, dunque, dovrebbe prevedere un corretto apporto di cibo umido, preferibilmente preparato in casa.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.