Echinodermi: 6 cose curiose da sapere

Gli echinodermi sono curiose creature marine dalla pelle ruvida e dai colori brillanti. Grazie al loro aspetto e fisiologia, hanno risvegliato l'interesse della comunità scientifica.
Echinodermi: 6 cose curiose da sapere
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Gli echinodermi sono animali invertebrati che vivono esclusivamente nel mare. Le creature di questo gruppo sono iconiche del paesaggio marittimo e includono, tra gli altri, i rici di mare, le stelle marine e i crinoidi.

Il nome echinodermi significa, letteralmente, “pelle spinosa”. Sebbene non tutte le specie possiedano propriamente delle spine, tutte quante presentano una pelle ruvida. Alcuni esemplari sono poi dotati di spine tossiche come meccanismo di difesa.

Erroneamente, si è diffusa l’idea che gli echinodermi possiedano un esoscheletro. La verità è che la struttura che osserviamo, che dà al corpo rigidità e protezione, non è esterna.

La struttura si compone di placche di carbonato di calcio, con o senza spine, coperte da un sottile strato di pelle. Per questo motivo si può parlare di endoscheletro, essendo contenuto all’interno di uno strato di tessuto vivo.

Sulla loro epidermide si trovano cellule dai pigmenti vividi che donano il classico colore tipico degli echinodermi.

Questi complessi invertebrati godono di tantissime caratteristiche disintive. In questo articolo scopriremo 6 cose affascinanti sugli echinodermi.

6 cose da sapere sugli echinodermi

1. Hanno una simmetria radiale esclusiva nel regno animale

La simmetria radiale si manifesta negli echinodermi solamente nella tappa adulta. Questo termine indica un corpo formato da cinque sezioni uguali, ciascuna con identici organi interni, che circondano un punto centrale.

Alcune specie hanno perso la simmetria pentaradiale sul piano esterno, tuttavia la distribuzione interna degli organi è rimasta intatta.

Stella marina rossa su uno scoglio

2. Gli echinodermi possono rigenereare il loro corpo

Queste creature possiedono l’incredibile capacità di rigenerare parti del proprio corpo, compresi gli organi esterni come estremità perse. Così, in caso di un attacco in cui perdano un’estremità, molte di loro la rigenerano gradualmente dopo che la ferita è stata chiusa.

Inoltre, alcune specie possono usare la rigenerazione per riprodursi, separandosi deliberatamente, e facendo sì che ogni pezzo si trasformi in un organismo completamente nuovo.

3. Non possiedono neanche una goccia di sangue

Senza sangue né cuore, l’echinodermi è dotato di un mecanismo unico nel regno animale: un sistema vascolare ad acqua per portare l’ossigeno ai suoi organi vitali. Questo sistema idraulico è conosciuto anche come apparato ambulacrale o sistema vascolare-acquifero.

Nel loro organismo esistono dei canali raggruppati che trasportano acqua marina. Questi canali si trovano nelle estremità dell’echinodermo, e sono conosciuti come pedicelli ambulacrali, che possono terminare con delle ventose.

Queste estremità vengono usate per diverse funzioni, tra cui alimentazione, scambio di gas, spostamento e individuazione degli stimoli. L’apertura all’esterno di questo sistema vascolare avviene attraverso un’apertura conosciuta come madreporite, unita alla bocca.

4. Respirano dalle loro estremità

Di norma, respirano quando prendono l’acqua marina attraverso i pedicelli ambulacrali; i tubi spingono l’acqua ossigenata attraverso il resto del corpo. Attraverso le branchie dermiche dell’epidermide, avviene invece lo scambio di gas con l’esterno.

5. Alcuni echinodermi si nutrono espellendo i loro stomaci

La dieta varia enormemente a seconda dei diversi gruppi di echinodermi. In generale, questi animali possiedono bocca, esofago, stomaco e intestino. Tuttavia, possono avere o meno l’ano. Curiosamente, le stelle di mare digeriscono le loro prede spingendo fuori con forza i loro stomaci attraverso la bocca.

Gruppo di stelle marine sul fondo

Tra gli echinodermi, sono molte le specie che preferiscono alimentarsi di molluschi, tra di loro la stella marina. In questo caso, utilizza le sue “zampe” ambulacrali per afferrare e aprire la conchiglia.

Poi, la stella di mare espelle il suo stomaco nella conchiglia aperta, secerne dei liquidi digestivi per dissolvere il contenuto e torna ad inghiottire il suo stomaco insieme al cibo liquefatto.

6. Creature senza occhi né cervello

Uno dei dati più interessanti sugli echinodermi è che non possiedono occhi né cervello, bensì soltatnto una rete nervosa rudimentale. Tuttavia, molte stelle marine possiedono nelle estremità degli organi sensibli alla luce. Si tratta di organi semplici chiamati “macchie oculari” e che non forniscono immagini dettagliate, ma le aiutano soltanto a percepire i diversi gradi di luce. Gli sperti ritengono che questa funzione permetta alla stella marina di orientarsi nei suoi spostamenti.

Come avete visto, queste creature sono sorprendenti e fondamentali per mantenere l’equilibrio ecologico e geologico del pianeta. Esistono infatti numerosi gruppi conservatori che lavorano per preservare la biodiversità degli echinodermi.


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