Epilessia nei cani: sintomi e possibili soluzioni

Forse non sapete che anche i vostri amici a quattro zampe possono soffrire di queste patologie. Vediamo cos'è l'epilessia nei cani e come bisogna trattarla.
Epilessia nei cani: sintomi e possibili soluzioni

Ultimo aggiornamento: 23 gennaio, 2019

L’epilessia nei cani è uno dei problemi di salute più angoscianti per i proprietari, perché non sanno come comportarsi o cosa fare durante questo tipo di attacchi.

Da un lato, c’è il problema di intervenire in modo tempestivo e adeguato. Dall’altro il timore di far male all’animale e la paura che la situazione possa complicarsi. Non tutti, peraltro, hanno il sangue freddo e la capacità di agire in tali drammatiche circostanze.

Per cercare di aiutarvi in questo, abbiamo deciso di dedicare un intero articolo all’argomento. Non solo di diremo tutto ciò che c’è da sapere sull’epilessia nei cani. Vi spiegheremo anche come si presenta un attacco e gli eventuali trattamenti della malattia.

Epilessia nei cani: cos’è?

Se un cane soffre di attacchi significativi e reiterati nel tempo, evidentemente soffre di epilessia. Sebbene queste convulsioni possano apparire per diversi motivi, rientrano nel quadro clinico dell’epilessia nei cani quando gli episodi diventano periodici.

Quando l’attività elettrica del cervello è anormale, i neuroni “impazziscono” e causano spasmi a livello locale o generale. Tuttavia, questo non è legato ai movimenti dell’animale, poiché ci sono persino casi in cui il cane ha un attacco quando dorme o riposa.

Inoltre, le cause di epilessia nei cani possono essere molteplici. Da un tumore al cervello a malformazioni congenite, questioni di carattere ereditario o anche l’accidentale ingestione di insetticidi.

Ogni caso andrà trattato a parte ed è sempre fondamentale il parere del vostro veterinario di fiducia.

Ci sono anche casi di epilessia dovute ad alterazioni nella composizione del sangue o per la maggiore concentrazione di elettroliti di sodio o di potassio nel corpo.

Tutto ciò porta ad un aumento dell’eccitazione dei neuroni.

Cane con epilessia calmato da veterinario

L’epilessia nei cani passo dopo passo

Le crisi epilettiche nei cani appaiono senza alcun preavviso. Possono durare al massimo un minuto e mezzo anche se, ovviamente, a voi proprietari questo tempo sembrerà infinitamente più lungo. Inoltre, l’animale apparirà davvero esausto, come se si fosse esercitato per ore.

L’intensità degli attacchi dipenderà dall’area interessata del cervello: potrebbero esserci convulsioni generalizzate o parziali (dette “focali”).

Le fasi dell’epilessia nei cani sono generalmente tre. Vediamole nel dettaglio:

1. Fase iniziale

Conosciuta anche come aura o prodromo, in questa fase l’animale domestico cambia comportamento, appare particolarmente nervoso, a disagio e diverso rispetto al solito.

Può richiamare l’attenzione per tutto il tempo, abbaiando senza motivo, non controlla l’uretra o appare disorientato.

Con il tempo, grazie a questi sintomi saprete che il vostro amico a quattro zampe sta per avere un attacco di epilessia.

Sarete in grado di prepararvi: per esempio è una buona idea rimuovere eventuali oggetti con cui il cane potrebbe ferirsi, durante la fase successiva, quella delle convulsioni.

2. Fase delle convulsioni

Il vero e proprio attacco di epilessia nei cani si concretizza a questo punto. L’animale si muoverà freneticamente e cadrà di lato a terra.

Appariranno le ben note contrazioni muscolari (come il tremore), movimenti involontari degli arti, gemiti, ululati.

L’abbondante produzione di saliva, gli occhi aperti e lo sguardo ‘vuoto’, sono sintomi che possono essere accompagnati dalla mancanza di controllo delle attività fisiologiche.

Questa è la fase critica in cui l’epilessia si manifesta con la massima forza. È molto importante sapere che l’animale è inconsapevole di tutto ciò che fa in quel momento e che può facilmente ferirsi con i mobili o altri oggetti.

Preparate una coperta o un materasso dove farlo “cadere”, magari in una zona protetta della casa. Prima di tutto, dovete rimanere calmi.

3. Fase finale

Una volta che l’attacco svanisce, il cane rimarrà un po’ senza muoversi o lo farà ripetutamente ma più lentamente (come se stesse sognando).

Si sentirà confuso, irrequieto, disorientato e non risponderà quando lo chiamerete per nome.

Potrebbe alzarsi da terra, ma inciamperebbe su ogni cosa. In questa fase è molto importante lasciarlo tranquillo, offrirgli una ciotola con acqua fresca e una coperta per farlo riposare.

Il vostro cagnolino non avrà bisogno di altro. Mantenete l’ambiente tranquillo e ben ventilato.

Cane riposa di lato

L’epilessia nei cani può essere curata?

È necessario sapere che l’epilessia nei cani è cronica e permanente. Ciò significa che non ci sono trattamenti per curarla.

Essendo per lo più un problema di carattere ereditario e interessando il cervello, i progressi medici e scientifici in questo senso sono molto limitati.

Quello che potete fare è ridurre lo stress dell’animale per evitare nuovi episodi o rallentarli il più possibile. In che modo?

Attraverso terapie alternative di omeopatia, trattamenti reiki o persino l’agopuntura, sempre rivolgendovi a un professionista.

Come proprietari di un cane che soffre di epilessia, dovrete essere bravi a farvi trovare sempre pronti.

Preparate una zona apposita, senza oggetti né ostacoli e, quando si produrranno le convulsioni, mantenete sempre la calma. Tenete sempre vicino il numero di telefono della clinica veterinaria e, in caso di complicazioni, contattate subito il medico del vostro animale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Goiz-Márquez, G., Chacón, S. C., Ortiz, H. S., & López, H. S. (2008). Epilepsia en perros. Veterinaria Mexico.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.