Gli animali che fanno scorta di provviste

Sopravvivere rappresenta una sfida per tutti gli animali, anche per quelli che occupano i posti più alti della catena alimentare. Una delle strategie seguite da questi animali consiste nel fare scorta di cibo per il futuro.
Gli animali che fanno scorta di provviste
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Esistono molti animali che fanno scorta di provviste per i periodi di necessità, come l’inverno, la stagione degli accoppiamenti o le siccità. A questo scopo, nascondono i cibi con grande attenzione, in un nascondiglio sconosciuto perfino agli altri animali più prossimi.

Questi animali si cibano generalmente di semi o frutti; in altre parole, sono erbivori. Tuttavia, ci sono specie che seguono diete maggiormente variegate, di tipo onnivoro. Per quanto possa sembrare sorprendente, esistono anche alcuni animali carnivori che sono considerati degli esperti nel conservare il cibo per il futuro.

Animali che fanno scorta di provviste

Perché gli animali possiedono questa necessità di immagazzinare cibo? Lo spieghiamo nelle righe che seguono.

Bisogna essere previdenti

Questo comportamento accumulatore è dovuto, nella maggior parte dei casi, all’istinto di sopravvivenza. Rappresenta un modo per mettere da parte dei viveri (di cui in un particolare momento si dispone in eccedenza) per consumarli più tardi, quando il cibo scarseggerà. Normalmente, vengono immagazzinati in una “dispensa” improvvisata, adattata per fare fronte a diversi fattori:

  • I possibili cambiamenti di stagione.
  • La presenza nello stesso territorio di animali con i quali sono in competizione.

In regioni dove gli inverni sono rigidi, per esempio, gli animali che fanno scorta di provviste godono di un vantaggio significativo per la propria sopravvivenza.

Nel regno animale è importante distinguere tra fare scorta e accumulare. Un animale che vive nel suo ambiente naturale sarà abituato ad affrontare i periodi difficili, nei quali il cibo scarseggia, e per questa ragione tenderà a immagazzinarlo.

Tuttavia, anche i cani domestici, apparentemente senza che ci sia alcuno stato di necessità, adorano sotterrare ossa e giocattoli. A che cosa è dovuto questo comportamento? Ancora una volta, all’istinto di sopravvivenza. Non bisogna dimenticare che i loro antenati non godevano del lusso di avere delle persone che li nutrissero senza riserva. Si tratta di un aspetto che rimane marchiato a fuoco nel DNA degli animali.

Gli animali che fanno scorta di provviste non sempre adottano questo comportamento in base a una reale necessità.

A volte le cose migliori si fanno attendere

È vero che, nella maggior parte dei casi, l’animale che fa scorta di provviste cerca di creare una riserva di cibo in vista di un futuro incerto. Tuttavia, sono note alcune specie che realizzano questo immagazzinamento allo scopo di lasciar maturare il cibo.

In questi casi, gli animali mettono da parte gli alimenti che non possono mangiare subito perché non sono abbastanza maturi, sapendo che dopo un certo tempo diventeranno perfettamente commestibili.

  • Per esempio, il tayra (Eira barbara) nasconde le banane verdi per poi mangiarle in seguito, quando sono ormai mature.
  • I caimani possono uccidere le proprie prede a morsi, ma non possono strapparne le carni né masticarle. In questo modo, se la preda è piccola, viene inghiottita intera. Se invece è molto grande, viene conservata sotto l’acqua e “lasciata marcire” (maturare) per poi essere mangiata più facilmente.
  • Anche gli insetti, come è il caso delle formiche, lasciano maturare alcuni cibi. Alcune specie di formiche raccolgono pezzi di foglie non commestibili per poi tenerli da parte sotto terra. Conservati insieme ad alcuni funghi, maturano e nutrono l’intera colonia.

Alcuni esempi di animali che fanno scorta di provviste

È all’interno dell’ordine dei roditori che troviamo la maggior parte degli animali che fanno scorta di cibo. Gli scoiattoli, per esempio, sono molto previdenti in vista di possibili periodi di carestia. Per questo motivo nascondono noci, noccioline e semi in numerosi nascondigli, preparandosi per l’arrivo delle stagioni fredde.

Il problema consiste nel fatto che spesso dimenticano l’ubicazione della loro dispensa. L’aspetto positivo di questa distrazione, però, consiste nel fatto che i semi o i frutti seppelliti finiscono per germogliare e dare vita a nuovi alberi.

Anche tra gli uccelli, però, esistono specie che fanno scorta di viveri. È il caso dell’averla, un uccello della famiglia dei passeriformi che caccia insetti, uccelli, rettili o mammiferi e ne infilza i corpi su fusti appuntiti. Utilizza questo sistema come dispensa per nutrire i propri pulcini senza dover tornare a cacciare.

Altri modi in cui gli animali si preparano alle ristrettezza

Oltre a fare scorta di provviste, gli animali adottano numerosi comportamenti diversi per sopravvivere all’inverno:

  • Alcuni migrano verso altri luoghi dove il clima è più caldo e possono trovare più facilmente del cibo. È il caso di molti uccelli che volano in stormi per ridurre i pericoli di un viaggio così lungo.
  • Altri animali vanno in letargo per una parte dell’inverno. Andare in letargo significa sprofondare in un sonno speciale, più profondo del normale. Durante questo sonno la temperatura corporea, il ritmo cardiaco e la respirazione rallentano fino a diventare impercettibili. Prima che giunga il moneto di andare in letargo, questi animali si preparano mangiando del cibo supplementare e immagazzinandolo sotto forma di grasso corporeo.
  • Ci sono anche animali che, al contrario, rimangono attivi durante l’inverno, ma ciò che fanno è adattarsi prima dell’arrivo del clima freddo. Per esempio, adottando dei cambiamenti che riguardano il loro comportamento alimentare o il proprio corpo, come generare una pelle nuova e più spessa.
Gli orsi cadono in letargo per affrontare il periodo invernale.

Come abbiamo potuto vedere, nel codice genetico di molti animali è inscritto l’immagazzinamento di cibo in vista di tempi più duri. Questa strategia corrisponde a un semplice scambio di energie, perché questi animali investono le proprie forze per fare scorta di viveri quando questi sono presenti in abbondanza e disporre così di cibo quando arriveranno i tempi più difficili.


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