I gatti ed il latte vaccino: compatibili?

I gatti ed il latte vaccino: compatibili?

Ultimo aggiornamento: 04 maggio, 2017

L’immagine di un gatto che beve latte è ben presente nella nostra mente. Compare tutte le volte che sentiamo parlare di un felino. Quando sono cuccioli, hanno bisogno di latte come tutti i “neonati”. Tuttavia, con il passare del tempo, è possibile che questa necessità cambi. Allora, i gatti ed il latte vaccino sono compatibili? Scopriamolo insieme! 

Dobbiamo ricordare che un cucciolo di gatto beve latte materno. Tuttavia, questo non è neanche lontanamente simile a quello di mucca. Man mano che un felino cresce, dobbiamo sapere se il latte che gli diamo contiene proprietà che possono essere benefiche o meno per lui.

I gatti ed il latte vaccino: devono berlo?

Senza girarci troppo intorno: no, i gatti non possono bere questo latticino. Anche se potrà sembrarvi incredibile, dato che associamo sempre i gatti ad una ciotola di latte, questi ultimi sono incompatibili. Man mano che il gatto cresce, diventa intollerante al lattosio. In questo modo, più che benefici, l’ingestione di latte vaccino avrà effetti negativi sul felino.

Dunque, anche se abbiamo sempre creduto nel connubio gatto-latte, nulla di più lontano dalla realtà. I felini non possono bere nessun tipo di latte, tanto meno yogurt o altri latticini. 

Tuttavia, come succede con ogni alimento, è possibile che vi siano alcuni gatti che tollerino meglio il lattosio. Altri, però, diventano intolleranti al lattosio una volta adulti. Questo ci permette di affermare che in linea generale i gatti adulti non devono bere latte.

E se al mio gatto piace?

Se al vostro gatto piace molto il latte, dovrete somministrarglielo con moderazione. Ricordate che rende difficile la sua digestione. Dovete assicurarvi che il vostro felino non abbia alcun tipo di allergia o intolleranza al lattosio.

Come so che il mio gatto non è allergico al latte?

L’allergia al latte è uno dei mali più comuni tra i gatti. Per questo motivo, prima di decidere se dare o meno il latte al vostro felino, dovete assicurarvi che non presenti allergia allo stesso.

Questa allergia si sviluppa perché l’animale non dispone di sufficienti enzimi per rompere le molecole del lattosio e renderlo, dunque, digeribile e leggero. Quando succede, il corpo dell’animale reagisce in modo avverso: scatena reazioni indesiderate come diarrea, vomito ed altri. Stiamo parlando dei sintomi più comuni dell’allergia al latte.

Tuttavia, possono presentarsi anche anomalie a livello cutaneo. Di solito, tutti questi sintomi si manifestano pochi minuti dopo che l’animale ha ingerito il latte o, in alcuni casi, qualche giorno dopo.

Se il vostro gatto presenta uno o più sintomi qui elencati e non siete sicuri che la causa sia il lattosio, osservatelo durante le ore successive all’ingestione del latte. Ma, soprattutto, rivolgetevi al veterinario.

Qual è la migliore alimentazione per il mio gatto?

Come vi diciamo sempre, solo il veterinario potrà orientarvi nel migliore dei modi nella scelta del cibo di cui ha bisogno il vostro animale.

Anche se è altamente consigliabile che il gatto assuma cibo appositamente pensato per lui, questo non vuol dire che ogni tanto non gli si possa dare una scatoletta (ad esempio di tonno), concedergli qualche sfizio o persino fargli bere un po’ di latte se gli piace e non è allergico.

Dovete assicurarvi che il cibo che comprate apporti al vostro gatto i nutrienti di cui ha bisogno, così come le vitamine ed i minerali, e, ovviamente, che sia adatto alla sua età.

Come potete vedere, gatti e latte non sono molto compatibili. Un felino non ha assolutamente bisogno di latte. Per questo motivo, seppur sapendo ciò decidete di darglielo, dovrà assumerlo in porzioni molto ridotte e con intervalli di tempo molto prolungati tra un’ingestione e l’altra.

Si dice che siamo quello che mangiamo e nel caso dei gatti non è da meno, pertanto se volete un gatto sano e felice, garantitegli un’alimentazione sana.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.