Il curioso caso degli insetti controllori di parassiti

Gli agricoltori, gli allevatori e i veterinari si trovano spesso a dover affrontare gli effetti devastanti dovuti alla presenza di parassiti. Una delle più importanti scoperte degli ultimi anni riguarda l'efficacia dell'uso di insetti predatori come controllori di parassiti.
Il curioso caso degli insetti controllori di parassiti
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I rafidiotteri e i crisopidi sono due dei gruppi che vengono considerati insetti controllori dei parassiti. Da diversi anni vengono impiegati in lavori di entomologia economica e controllo vettoriale.

Il controllo dei parassiti rappresenta una parte fondamentale dell’attività professionale di biologi, veterinari ed entomologi. Fino ad alcuni decenni fa si trattava esclusivamente di un controllo di natura chimica, condotto grazie all’impiego di insetticidi di sintesi. Una volta, però, che sono stati scoperti i loro effetti negativi per la salute e l’ambiente, sono stati ricercati dei metodi alternativi.

Uno di questi è costituito dal controllo dei parassiti mediante l’introduzione nell’ambiente di altri organismi viventi predatori o concorrenti. Se desiderate ricevere ulteriori informazioni su questo complesso processo, continuate a leggere.

Il curioso caso degli insetti controllori di parassiti

Nelle righe che seguono vi presentiamo i rafidiotteri e i crisopidi, insetti dalla curiosa morfologia che sono considerati controllori di parassiti.

Ordine Raphidioptera

I rafiodiotteri sono conosciuti volgarmente come “mosche serpente”, a causa del loro collo serpentiforme, che non è che un prolungamento del loro torace. Si tratta di un ordine di insetti olometaboli, dalle ali trasparenti solcate da vene molto marcate e riccamente decorate.

Le loro larve vivono sotto le cortecce delle conifere, degli eucalipti e di alcuni alberi da frutto, nei quali divorano moltitudini di insetti dannosi per gli ecosistemi. Anche gli adulti sono predatori, dall’attività diurna.

I rafidiotteri presentano un caratteristico collo serpentiforme.

Famiglia Chrysopidae

I crisopidi sono dotati di diversi nomi comuni, che fanno riferimento a:

  • Il colore verde degli individui adulti.
  • I loro occhi dorati o di un giallo ramato.
  • Le loro ali, dalle venature molto marcate.

Questa famiglia di insetti è cosmopolita e i suoi membri vivono soprattutto in zone agricole oppure dalla folta vegetazione. Anche in questo caso, le loro larve fungono da predatori di altri artropodi dal corpo molle. Anche alcuni adulti svolgono questo ruolo, ma, diversamente dai rafidiotteri, la loro attività è crepuscolare.

Menzione speciale per il genere Chrysopa

È il principale genere predatore. In Europa, la crisopa verde è la più comune. I suoi occhi sono dorati con riflessi metallici, ma tutti i suoi colori scompaiono quando l’insetto muore. Un altro esempio è rappresentato dalla crisopa gigante, la cui apertura alare può raggiungere i cinque centimetri. È possibile trovarla in ruscelli o in canali di scolo.

Sia la crisopa gigante che quella verde vengono chiamate volgarmente “mosca puzzolente”, a causa dell’odore forte e sgradevole che emettono, che le protegge da uccelli e altri predatori.

Come si comportano questi insetti controllori di parassiti?

Entrambi i gruppi di invertebrati sono considerati controllori di parassiti. Nelle righe che seguono vi spieghiamo perché.

Il controllo biologico di parassiti

L’entomologia economica o applicata è lo studio degli insetti di interesse per l’essere umano, interesse motivato dai prodotti che forniscono o dall’impatto che esercitano sui beni dell’uomo. Per questi studi, risultano di particolare interesse:

  • Le api.
  • Gli insetti che trasmettono epizootie e zoonosi (malattie che passano dagli animali all’essere umano).
  • I parassiti.
  • Gli insetti controllori di parassiti.

Dal momento che per la maggior parte si tratta di predatori generalisti, alcuni rafidiotteri e crisopidi sono stati utilizzati nello sviluppo di programmi per il controllo di parassiti. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla realizzazione del controllo integrato di parassiti, utilizzando, tra le varie tecniche, il controllo biologico mediante predatori.

Il controllo biologico è un metodo agricolo di controllo dei parassiti che impiega organismi vivi che, in un qualche modo, siano competitori dell’organismo che si desidera sradicare.

Quali meccanismi utilizzano i rafidiotteri e i crisopidi?

Si realizza una produzione massiccia di questi insetti, che vengono poi liberati nell’ambiente naturale, soprattutto in zone di produzione agricola dove i parassiti creano i danni maggiori. La loro efficacia è stata dimostrata nel controllo di numerosi animali, tra i quali acari, farfalle, vespe, formiche e pidocchi delle piante.

Le larve e gli adulti predatori si nutrono di questi artropodi iniettando nel loro organismo un succo gastrico che liquefa il contenuto del corpo e consente loro di assorbirlo.

La sfida principale posta da questa produzione massiccia di insetti predatori consiste nel controllo del cannibalismo durante la fase larvale. A questo scopo è necessario utilizzare delle basi speciali, progettare le installazioni con precisione ed eseguire le liberazioni opportune.

La crisopa è uno dei più importanti insetti controllori di parassiti.

Quindi sono davvero utili questi insetti controllori di parassiti?

Questi e altri insetti, così come gli uccelli insettivori e altri animali, hanno dimostrato di presentare numerosi vantaggi nel controllo di parassiti e vettori di malattie. Principalmente, evitano le conseguenze negative che derivano dall’accumulo di insetticidi nell’ambiente naturale, prevenendo la loro successiva presenza in alimenti di origine vegetale o nell’acqua.

Inoltre, gli esercizi di produzione di ognuna di queste specie possono costituire un metodo di diversificazione economica e lavorativa in zone rurali nelle quali si insediano i parassiti. In questo modo è possibile contribuire allo sviluppo rurale, alla protezione dell’ambiente e, soprattutto, al mantenimento della biodiversità.


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