Il gatto delle foreste norvegesi, un animale ancora poco noto

Prima di decidere di adottare un gatto delle foreste norvegesi, è assolutamente necessario sapere meglio quali sono le cure di cui ha bisogno per condurre una vita sana e felice.
Il gatto delle foreste norvegesi, un animale ancora poco noto
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Nonostante la sua notevole bellezza, il gatto delle foreste norvegesi continua a essere una razza felina poco conosciuta al di fuori della regione scandinava. Oltre al suo aspetto un po’ selvaggio e al suo temperamento docile, questo micio possiede una storia particolarmente interessante, che sembra renderlo ancora più affascinante.

Origini e storia del gatto delle foreste norvegesi

Il gatto delle foreste norvegesi è un personaggio frequente nella mitologia tradizionale scandinava, dal momento che compare in numerose leggende tipiche di questa regione. Uno dei miti più noti afferma che questi gatti fossero gli unici in grado di trainare il carro della dea Freya, un lavoro che nemmeno il dio Thor era in grado di compiere.

Tralasciando i miti, esistono prove secondo le quali il gatto delle foreste norvegesi sarebbe una delle razze feline più antiche del mondo. Uno dei primi racconti che parlano della sua esistenza venne scritto intorno al 1599 da Peter Friis, un frate danese che elaborò una descrizione dettagliata dei tre tipi di lince presenti nelle foreste della Norvegia.

Dal momento che si tratta di una razza così antica, le sue origini sono note con scarsa precisione. Ciononostante, è probabile che i suoi antenati fossero gatti selvatici del nord che accompagnavano i vichinghi nel corso dei loro viaggi marittimi, principalmente allo scopo di controllare e prevenire la proliferazione di roditori sulle imbarcazioni.

Nonostante la sua antichità, questa razza ha ottenuto il suo primo riconoscimento solo negli anni Trenta e il suo standard ufficiale è stato pubblicato dalla Federazione Internazionale Felina negli anni Settanta.

il gatto delle foreste norvegesi è un micio robusto e di grandi dimensioni

Nonostante questo apparente anonimato, il gatto delle foreste norvegesi continua a essere una razza poco nota al di fuori dell’Europa, anche se alcune teorie indicano che potrebbe aver avuto un’influenza sulla creazione del Maine Coon, uno dei mici più famosi in tutto il mondo.

Caratteristiche del gatto delle foreste norvegesi

Il gatto delle foreste norvegesi è un micio robusto e di grandi dimensioni, che può arrivare a pesare fino a nove chili, nel corso dell’età adulta. Il suo corpo si distingue per una straordinaria muscolatura, combinata con ossa lunghe e zampe forti. Queste caratteristiche gli conferiscono una grande flessibilità e precisione nei movimenti, oltre a una notevole capacità di arrampicarsi.

I suoi tratti fisici più rilevanti sono costituiti dalla testa triangolare, i quarti posteriori alti, la coda lunga e i ciuffi di pelo nelle orecchie, che gli conferiscono un aspetto molto simile a quello di una lince.

La pelliccia del gatto delle foreste norvegesi è lunga e abbondante, ed è costituita da un doppio strato di peli. Lo strato interno è lanoso e denso e aderisce bene al corpo, proteggendo così il felino dal freddo e dalle avversità del clima. Lo strato esterno è più morbido, lungo e setoso, e può mostrare colori intensi o sfumati.

I colori riconosciuti dallo standard ufficiale del suo mantello comprendono: azzurro, nero, rosso, argento, oro, crema, azzurro crema, marrone e rosso. Sono accettati anche gli esemplari dal pelo tigrato, bicolore o tricolore.

Carattere e temperamento

Nonostante il suo aspetto un po’ selvatico, il gatto delle foreste norvegesi rivela un temperamento attento, socievole e intelligente. Nel suo nucleo familiare si dimostra generalmente giocherellone, paziente e affettuoso; inoltre, è particolarmente protettivo nei confronti dei suoi padroni e della sua casa. È anche un felino molto attivo che adora correre liberamente, arrampicarsi e fare passeggiate all’aria aperta.

Grazie al loro naturale istinto di protezione, questi mici possono assumere un comportamento territoriale: possono mostrarsi diffidenti di fronte agli sconosciuti. Per questa ragione devono essere portati a socializzare fin da quando sono dei cuccioli, in modo che possano imparare a entrare in relazione con gli altri individui e con gli stimoli dell’ambiente che li circonda.

il pelo del gatto delle foreste norvegesi è lungo e abbondante

Cure del gatto delle foreste norvegesi

I gatti delle foreste norvegesi presentano una sola muta all’anno, cosa che agevola il mantenimento del loro pelo e l’igiene della casa. Allo stesso modo, si consiglia di spazzolarli almeno due volte alla settimana, per evitare l’accumulo di sporcizia e peli morti, così come la formazione di nodi nella loro pelliccia.

L’igiene orale è fondamentale nella prevenzione del tartaro e delle conseguenti malattie odontoiatriche, come la gengivite. L’ideale è spazzolare i denti del vostro micio dalle due alle tre volte a settimana, per combattere l’accumulo di residui alimentari tra i suoi denti e le sue gengive.

Come abbiamo detto, la socializzazione rappresenta un aspetto chiave nell’allevamento del gatto delle foreste norvegesi, allo scopo di evitare comportamenti e incidenti associati all’istinto territoriale.

Salute e speranza di vita

Generalmente il gatto delle foreste norvegesi è un animale forte e resistente, che si ammala difficilmente, quando riceve le cure corrette. Tuttavia, può venire colpito da alcune patologie ereditarie o da malattie comuni nei gatti, come, per esempio:

  • Presenza di boli di pelo nel tratto gastrointestinale
  • Cardiomiopatia ipertrofica
  • Displasia dell’anca
  • Infezioni del tratto urinario
  • Glicogenosi di tipo IV
  • Alterazioni della retina

La sorprendente speranza di vita del gatto delle foreste norvegesi si calcola tra i 14 e i 18 anni. Può estendersi nel caso in cui il micio riceva adeguate cure mediche preventive nel corso di tutta la sua vita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.