Il sileno: habitat e abitudini di questo primate

In seguito alla distruzione dell'habitat naturale del sileno, questa scimmia è in pericolo di estinzione. Per fortuna, però, oggi vi sono 500 esemplari in cattività. 
Il sileno: habitat e abitudini di questo primate

Ultimo aggiornamento: 28 aprile, 2020

Il sileno è una specie di primate in pericolo di estinzione. La sua appariscente criniera simile a quella di un leone e l’esclusività del suo habitat fanno di questo animale un vero spettacolo della natura.

Habitat e caratteristiche del sileno

Dal nome scientifico Macaca silenus, il sileno o scimmia dalla barba bianca o vanderú vive nelle foreste perenni delle montagne Ghats occidentali, nel Sud-Ovest dell’India. I nuclei di popolazione in genere si riuniscono in alberi dalle foglie larghe che si trovano ad altezze che possono raggiungere i 1500 metri.

Questa specie preferisce muoversi da un albero all’altro, ma è anche possibile avvistare il sileno camminare sul terreno se lo reputa conveniente.

Alto tra i 40 e i 60 centimetri e con una coda lunga tra i 24 e i 38 centimetri, si tratta di una delle specie di scimmie più piccole. Il peso medio dei maschi è tra i 5 e i 10 chilogrammi, mentre le femmine in genere non superano i 6 chilogrammi.

Esemplari di sileno

Il corpo di questi primati è totalmente ricoperto di peli neri. Hanno la coda lunga e sprovvista di peli, sebbene presenti una specie di nappa sulla punta. Il loro tratto distintivo, tuttavia, è una sorta di criniera simile a quella di un leone di colore grigio che circonda il viso e conferisce a questi animali un buffo aspetto da piccoli felini.

Abitudini riproduttive e comportamentali

Un tipico branco di sileni è formato da un maschio e diverse femmine di varie età. Questa specie è poligama, sebbene tale termine sembri applicarsi solo agli esemplari maschi che sono soliti accoppiarsi con tutte le femmine del loro gruppo che hanno raggiunto la maturità sessuale. Le abitudini riproduttive di questa scimmia sono molto simili a quelle di altre specie di primati.

Le femmine in genere hanno il primo calore a cinque anni. Se lo condizioni sono favorevoli, un esemplare femmina di sileno partorirà un cucciolo all’anno. Non c’è una stagione degli amori esatta: si può notare il calore per via del gonfiore della zona perineale e per il caratteristico richiamo emesso dalla femmina per attirare il maschio.

Suoni del sileno

Il rituale di accoppiamento è, per così dire, classico: dopo che il maschio ha esaminato i genitali della femmina e ha verificato che è in calore, entrambi si isolano dal gruppo per un lasso di tempo sufficiente per copulare in pace. Il periodo di gestazione è di circa sei mesi e le cure del cucciolo spettano solo alla madre.

Il modo in cui questi primati comunicano risulta particolarmente interessante alla comunità scientifica: dispongono di un registro che consta di 17 registri vocali, che accompagnano con diversi movimenti del corpo. È così che i vari esemplari di sileno comunicano tra loro.

Il sileno: un’altra specie di primate in pericolo di estinzione

Il sileno non è estraneo, purtroppo, alle conseguenze della distruzione del suo habitat naturale. È classificato dalla International Union for Conservation of Nature (IUCN) come specie in pericolo di estinzione. Anche l’endogamia, ovvero l’accoppiamento tra individui dello stesso ceppo, ha provocato un declino della diversità genetica di questo primate.

Nel 1988 sono state adottate precise misure nel tentativo di aumentare la popolazione del sileno ricorrendo a un programma di sopravvivenza della specie. A partire da questa iniziativa, oggi ci sono 500 nuovi esemplari in cattività.


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