Impotenza appresa, cos'è e come affrontarla

Impotenza appresa, cos'è e come affrontarla

Ultimo aggiornamento: 10 dicembre, 2017

Si è sentito parlare molto dell’impotenza appresa. Maggiormente a livello di persone, come donne maltrattati e bambini con traumi enormi. In realtà, anche se in maniera meno evidente, questa patologia può colpire anche gli animali domestici.

In questo articolo vi parleremo di cause e sintomi di questo problema grave che è molto difficile da interpretare. Una serie di informazioni e consigli che risulteranno molto utili a tutti voi che possedete un animale in casa.

Cos’è l’impotenza appresa?

cane e gatto sul prato

L’impotenza appresa è una speciale condizione psicologica che porta un animale ad agire in modo passivo in situazioni avverse. Ovvero, ci si è accorti che, in presenza di traumi o cattive esperienze, viene annullato l’istinto di difesa, portando il cane o il gatto ad accettare qualsiasi tipo di azione.

Insomma produce una profondo pessimismo e una minore voglia di vivere. Semplicemente, l’animale si lascia fare qualsiasi cosa. Violenze, maltrattamenti: la vita diventa accettazione senza senso né scopo.

Una malattia strettamente collegata con la depressione e disturbi mentali frutto dell’assenza di controllo dinanzi a determinate situazioni.

Attenzione, però: davvero l’impotenza appresa viene provocata solo da traumi e violenze? Al contrario. I cani possono sviluppare questa patologia psicologica anche nella quotidianità. Per esempio se viene resa loro la vita impossibile, con continue punizioni, grida e rimproveri sproporzionati ed eccessivamente duri o umilianti.

L’animale si sente rifiutato, non amato, per colpa dell’attitudine di coloro che se ne prendono cura. Il risultato? Non risponderà più ai comandi, non vorrà più giocare come prima. Insomma, si trasformerà in un mero corpo senza voglia di vivere.

Occorre fare attenzione a non spingere, per superficialità o disattenzione, il vostro animale domestico verso questo baratro psicologico. Ogni piccola azione della quotidianità produce conseguenze a livello mentale fino allo stadio estremo dell’impotenza appresa.

Purtroppo, questo è uno degli aspetti su cui insistono, sbagliando, molti addestratori. Con la scusa di rendere il cane docile e ubbidiente, fanno leva sul piano psicologico, arrivando a rendere passiva la condotta dell’animale. Come nel caso di cani particolarmente attivi o aggressivi a cui suggeriscono di applicare un collare strettissimo.

Vi sembra un buon sistema per ottenere l’ubbidienza del vostro animale? Perpetrare simili piccole violenze ogni giorno, inevitabilmente, può aprire le porte all’impotenza appresa.

Come affrontare e curare l’impotenza appresa?

ragazza sdraiata a letto con gatto sul ventre

Può darsi che abbiate adottato un cane che già soffra di questa malattia. Forse si tratta di un animale con un passato complicato, fatto di maltrattamenti e abbandono. Una volto accolto nella vostra casa, può essere difficile interpretare i cambiamenti di umore: pensavate di aver scelto un buon cane che, al contrario, si rivela piuttosto ingestibile.

Ebbene, oltre a normali tratti caratteriali, potrebbe trattarsi di un caso di impotenza appresa. In parole povere, il vostro cane non ha più nessun desiderio di vivere e per lui ricevere un ordine o disobbedirlo, fa semplicemente lo stesso. Non importa quanto potete sgridarlo o riprenderlo.

Esiste qualche sistema per curare l’impotenza appresa? Siamo sinceri, la strada da percorrere è lunga e assai poco facile. Gli psicologi sono fondamentali in questo senso. Parlate con il vostro veterinario e fatevene raccomandare uno a cui potervi rivolgere il prima possibile.

Prima di tutto, ad ogni modo, dovrete iniziare ciò che viene denominato come ‘rinforzo positivo‘. Ovvero affetto, carezze, dolcezza nel parlare, dedicando tempo al vostro animale. Questo è l’elemento più importante per il recupero del cane. Se non avete tempo per lui, siate sinceri con voi stessi e, in caso, affidatelo ad un’altra famiglia. Avete bisogno di tempo per portarlo a spasso, correre assieme, in modo da scoprire cos’è che ancora gli piace fare.

Recatevi a parlare con i responsabili del centro o canile da cui l’avete adottato, informatevi sul suo passato e i maltrattamenti di cui forse è stato vittima. In tal modo potrete agire di conseguenza, migliorando il suo approccio alla vita e ricostruendo la sua autostima.

Dimostrate al vostro cane che è importante per voi, che senza di lui non potete vivere, che tutto è cambiato e che, da ora in poi, tutto andrà bene.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.