Influenza negli animali: come prevenire il contagio

L'influenza negli animali è una malattia comune e sebbene non rappresenti un serio pericolo, conviene adottare una serie di misure per prevenire il contagio.
Influenza negli animali: come prevenire il contagio
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

È ampiamente noto che molti animali possono soffrire di influenza. Il virus dell’influenza si manifesta in maniera universale negli animali, che possono accusare difficoltà respiratoria, starnuti, debolezza generale e febbre, insieme ad altri sintomi. Conoscete le misure per evitare il contagio dell’influenza negli animali? Ne parliamo nelle prossime righe.

Bulldog francese con l'influenza si misura la febbre.

Come si manifesta l’influenza negli animali?

L’influenza è una malattia infettiva causata dall’Influenzavirus A o Influenzavirus B, entrambi virus a RNA della famiglia Orthomyxoviridae.

L’Influenzavirus B colpisce solo gli umani, mentre l’Influenzavirus A può infettare una vasta gamma di specie animali, persino gli esseri umani in casi isolati. Chiari esempi di ciò sono l’influenza aviaria e suina, entrambe zoonosi (malattie che possono trasmettersi da animali a umani).

Alla luce di ciò, se i nostri animali domestici hanno l’influenza, non c’è motivo di allarmarci. Il contagio dell’influenza negli animali da compagnia, come i cani o i gatti, e i loro padroni è praticamente impossibile perché i microrganismi nelle due specie sono diversi, sebbene i sintomi siano molto simili.

Sebbene i tassi di mortalità per influenza nei mammiferi da compagnia sia infima, bisogna considerare che questi ceppi virali sono altamente contagiosi tra animali di una stessa specie.

Questa facilità di contagio si aggrava nei centri di accoglienza per animali, come rifugi o zoo, nei quali bisogna aumentare le precauzioni con gli esemplari malati.

Cane con mascherina.

Combattere l’influenza negli animali: la prima barriera è la prevenzione

A seguire presentiamo alcuni consigli per evitare la diffusione dell’influenza negli animali e affinché possa affrontarla nel migliore dei modi:

  • La prima barriera è la prevenzione. Le ricerche hanno messo in luce che i gruppi virali sono più stabili e restano in aria per più tempo in presenza di climi asciutti e freddi. Pertanto, evitare di esporre gli animali domestici a finestre aperte o correnti d’aria in generale è essenziale per il loro benessere.
  • Se sospettate che i vostri animali abbiano contratto l’influenza, dovete andare dal veterinario il prima possibile. Oltre ai sintomi previamente descritti, il più indicativo in genere è la temperatura corporea. Per esempio, la temperatura dei cani deve essere compresa tra i 38 e i 39 gradi. Un valore superiore indicherebbe un problema di salute.
  • Se la malattia dell’animale viene confermata, è meglio isolarlo il più possibile dagli altri. Negli animali comunitari come conigli o altri roditori, si consiglia di tenere sempre una gabbia vuota da usare in questi casi. L’animale malato verrà allontanato il prima possibile dalla colonia e trattato in uno spazio separato dal resto.
  • Negli animali sociali come i cani, è essenziale limitare il contatto con altri simili. Se nel nucleo familiare convivono due cani, bisognerà pulire tutti i giorni le superfici con cui entra in contatto l’animale malato, anche quando non sono condivise. Ciò significa disinfettare ciotole dell’acqua e del cibo, giocattoli e coperte.
  • È essenziale anche limitare il contatto durante le passeggiate. Bisogna evitare di portare l’animale a spasso durante le ore più fredde e anche di farlo entrare in contatto con animali di altre persone. Le interazioni e il gioco torneranno quando sarà guarito.

E noi, come possiamo proteggerci?

Sebbene l’Influenzavirus A colpisca solo le specie animali, un aumento della temperatura o altri sintomi influenzali possono indicare patologie diverse.

In seguito a ciò, in attesa di portare l’animale dal veterinario e ricevere una diagnosi, dovremo proteggere la nostra salute. I CDC (Centers for Disease Control and Prevention) offrono alcune linee guida in merito:

  • Lavarsi le mani con frequenza risulta essenziale, soprattutto dopo aver toccato gli animali; è bene evitare il contatto diretto con le loro feci.
  • Togliere subito le feci dell’animale e gettarle usando i guanti e adottando le dovute misure igieniche.
  • Evitare assolutamente di toccare il cibo dopo aver interagito con l’animale malato, ma anche che abbia accesso agli alimenti.

Grazie a queste misure preventive, si eviterà il contagio dell’influenza tra gli animali, appartengano al proprio nucleo familiare o meno. Infine, in quanto padroni è bene fare attenzione alla propria salute, dato che fin quando non riceviamo la diagnosi veterinaria non possiamo scartare una possibile zoonosi.


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