La profilassi nei cani: come farla in sicurezza

La profilassi nei cani comprende molte misure igieniche volte alla prevenzione delle malattie.
La profilassi nei cani: come farla in sicurezza

Ultimo aggiornamento: 23 agosto, 2020

La profilassi nei cani riunisce tutte le misure igieniche utili per proteggere l’animale dalle malattie. Una delle misure che, per quanto sia necessaria, spaventa molti proprietari, è la profilasi dentale. Di questa fa parte la pulizia orale con ultrasuoni effettuata dal veterinario.

La paura associata all’impiego di questa tecnica è legato all’uso dell’anestesia generale, che si rende necessaria durante l’intervento sia in cani che in gatti.

L’igiene dentale degli animali domestici viene realizzata con l’anestesia generale

Molti tutori si domandano per quale ragione sia necessario ricorrere all’anestesia generale, per eseguire la pulizia dentale del proprio animale domestico. Il suo impiego, infatti, è perfettamente giustificato, allo scopo di praticare una pulizia corretta e completa del tartaro presente sui denti e le gengive.

Anche se l’animale si rivelasse particolarmente tollerante alla manipolazione, con l’animale sveglio il veterinario potrebbe pulire solamente le zone più visibili dei denti, tralasciando la maggior parte del tartaro, che si trova al di sotto delle gengive.

Inoltre, esistono altri motivi importanti che giustificano il rifiuto di questo tipo di pratica senza anestesia:

  • Movimenti dell’animale. Esiste il rischio che, in seguito a un movimento dell’animale, lo strumento utilizzato per la pulizia provochi una ferita sulle gengive o un’altra parte della cavità orale del cane, durante l’intervento.
  • Stress. In un procedimento privo di anestesia, in stato di coscienza l’animale sarebbe sottoposto a un’alta dose di stress, provocato dall’immobilizzazione praticata dagli assistenti, dal rumore delle macchine e dalla sensazione causata dalla presenza dello strumento all’interno della bocca.
  • L’acqua in eccesso utilizzata per la pulizia. A mano a mano che il veterinario pulisce la bocca dell’animale, i detergenti dentali eliminano acqua, che viene raccolta mediante un piccolo tubo introdotto nella bocca del cane per aspirare l’acqua stessa. Se l’animale rimanesse sveglio, sarebbe difficile impedirgli di ingoiare quest’acqua piena di tartaro, che potrebbe arrivare perfino a farlo annegare, se aspirata per mezzo dei polmoni.
Esistono situazioni nelle quali l'anestesia generale è assolutamente necessaria.

Profilassi dentale nei cani. L’uso dell’anestesia è sicuro?

Certo, l’anestesia comporta alcuni rischi, che però vengono ridotti al minimo grazie alle prove preoperatorie che vengono effettuate. Queste ultime non sono obbligatorie, ma sono altamente raccomandate da qualunque veterinario.

Gli esami preoperatori comprendono un’analisi del sangue completa; in alcuni casi, poi, può essere necessario effettuare una radiografia.

Conoscendo in precedenza questi parametri, il veterinario valuta se l’intervento sull’animale è sicuro o se è necessaria una qualche attenzione speciale da adottare nel corso dell’anestesia. Per esempio, potrebbe essere molto importante sapere se l’animale soffre di qualche malattia cardiaca o respiratoria.

I rischi della malattia parodontale

Alcune razze sono maggiormente predisposte di altre a presentare problemi orali. I cani di razza piccola come gli yorkshire, i volpini di Pomerania o i chihuahua presentano una particolare tendenza all’accumulo di tartaro. Questi sono i cani che, più probabilmente, avranno bisogno di una pulizia dentale prima di aver compiuto i cinque anni.

La malattia parodontale è una delle patologie più comuni che si manifestano nella bocca dei cani. Ha inizio con la proliferazione di batteri all’interno della bocca che, insieme ai resti di cibo e alla saliva, generano la placca dentale. Quest’ultima ingiallisce i denti e crea un duro strato di tartaro al di sopra di essi, provocando un’infiammazione delle gengive e dando luogo alla gengivite. Inoltre, generalmente questi animali presentano un alito cattivo.

La profilassi nei cani prevede analisi e osservazioni periodiche dello stato dei loro denti.

Con l’avanzare della malattia, la placca distrugge i tessuti che sostengono la radice del dente, provocandone il movimento e, infine, la caduta. Inoltre, lasciando la radice scoperta, viene aperta una via di accesso dalla quale possono entrare i batteri, che si immettono nel flusso sanguigno e arrivano a causare problemi cardiaci, respiratori o digestivi.

Tenendo conto delle conseguenze dello sviluppo di questa malattia, la profilassi dentale nei cani rappresenta una pratica sicura, se viene effettuata seguendo in ogni momento le istruzioni fornite dal veterinario.


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