L'arte di non arrabbiarsi con il cane

L'arte di non arrabbiarsi con il cane

Ultimo aggiornamento: 11 agosto, 2015

Ecco che ci risiete: l’ha fatto un’altra volta. Ha di nuovo alzato la zampa e ha fatto la pipì proprio sulla gamba del vostro tavolino preferito. O magari ha attraversato la strada senza il vostro permesso. O forse vi ha rotto quel paio di collant nuovi che volevate mettervi proprio oggi. Il vostro cane sta mettendo a dura prova la vostra pazienza. Se poi avete avuto una giornata storta a lavoro, o avete perso il treno oppure avete fatto parole con la cassiera del supermercato, questa bella sorpresa del vostro cane è la goccia che fa traboccare il vaso e vi fa andare su tutte le furie.

In un colpo solo vengono spazzati via tutti i momenti gratificanti e divertenti che avete passato insieme a lui e dovete fare uno sforzo sovrumano per resistere alla tentazione di dargli una scrollata e urlargli: perché l’hai fatto di nuovo?

La verità è che cercare di non perdere le staffe in situazioni del genere è davvero difficile. Anzi, dovrebbero fare dei corsi per imparare l’arte di non arrabbiarsi con il proprio cane, ma…come fare? C’è una regola d’oro che dovremmo mettere in pratica un po’ in tutti gli ambiti, quella di imparare a mettersi nei panni degli altri. A noi esseri umani risulta difficile, a volte, comprendere che il sistema di valori proprio di ognuno di noi non può essere applicato a tutti, perché ciascuno ha il suo. Se poi ci stiamo rapportando con un cane, allora può essere ancora più complicato capire che, in effetti, il nostro amico è solo questo, un cane, e come tale si comporterà. Per quanto ci sforziamo di trattarlo come una persona, lui reagirà e si comporterà esattamente per quello che è: un animale.

Alcuni spunti per evitare di arrabbiarsi con il cane

cane e padrona

Se avete fatto un bel respiro profondo e vi sentite già più calmi, è ora di farvi un esame di coscienza e pensare onestamente a quali sono le responsabilità che avete voi nei confronti del vostro cane e dei comportamenti che tanto vi fanno arrabbiare, il che equivale a domandarvi se davvero è tutta colpa del cane. Prima di tutto, dovreste cominciare a chiedervi se lo state educando in modo adeguato. Per fare un esempio: avete sempre ben chiaro che l’essere a cui state cercando di insegnare delle regole basiche di comportamento ha quattro zampe, una coda ed è peloso? Vediamo:

  • Provate a cambiare punto di vista: ricordate che è impossibile addestrare il vostro cane seguendo una logica prettamente umana.
  • Dovete sforzarvi di capire i meccanismi di apprendimento del vostro amico a quattro zampe e i suoi modelli di comportamento; poi, una volta compresi, basare su questi nuovi parametri il suo addestramento.
  • È inutile anche che iniziate a comportarvi come se foste un cane: siete e rimarrete degli esseri umani.
  • Ricordate che dovrete essere perseveranti nell’addestramento. Procedete per gradi e mostratevi affettuosi, con gesti e parole, ogni volta che il vostro amico a quattro zampe fa dei progressi o impara qualcosa di nuovo.
  • Tenete inoltre presente che il processo di apprendimento sarà meno faticoso se le attività previste sono piacevoli: evitate di trasformare questi momenti in esperienze traumatiche, tanto per il vostro cane come per voi. Mettete da parte le urla e la rabbia, altrimenti otterrete l’effetto contrario: il vostro animale si bloccherebbe e raggiungere qualche risultato diventerebbe una chimera.
  • Non sgridatelo, a meno che non lo cogliate in flagrante proprio mentre sta facendo qualcosa che non va: dovete sapere che i cani sono incapaci di collegare un rimprovero attuale con un’azione passata.
  • Se, nonostante tutti i vostri sforzi, vedete che i risultati non arrivano o non sono quelli sperati, evitate comunque le maniere forti. Non picchiate mai il vostro cane, perché altrimenti lo spaventerete e comincerà ad avere paura di voi.
  • Cercate di relativizzare la situazione. Ciò che sul momento sembra tragico e irrimediabile, un momento dopo non è più la fine del mondo: invece di farvi prendere dalla rabbia, provate a respirare e a vedere le cose sotto un’altra luce.

Un sorriso, la scelta migliore

cani e padrone

Da un recente studio condotto dall’Istituto di Ricerca di Messerli, che dipende dall’Università di Medicina Veterinaria di Vienna (Austria), è emerso che i cani sono in grado di distinguere tra esseri umani felici ed esseri umani arrabbiati. Si tratta della prima prova concreta del fatto che un animale è capace di riconoscere le espressioni facciali di un’altra specie e può addirittura associare un viso sorridente a un significato positivo o una faccia arrabbiata a uno negativo.

Ora che anche la scienza vi conferma ciò che magari all’inizio era solo una intuizione, non sarà molto meglio sfoderare un sorriso per cercare di correggere certi comportamenti del vostro cane?

Ricordate dunque che ci vogliono soprattutto pazienza e comprensione e che l’arte di non arrabbiarsi dovrebbe essere applicata a tutti i livelli per rendere più tollerabile e felice la nostra vita e anche quella di chi ci sta intorno, animali da compagnia compresi.


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