Le caratteristiche della stella marina

La stella marina è capace di realizzare la digestione direttamente dal corpo, nel caso in cui catturi prede particolarmente grandi che non entrerebbero nella sua bocca.
Le caratteristiche della stella marina

Ultimo aggiornamento: 22 settembre, 2018

All’interno della famiglia degli echinodermi possiamo trovare la famosa stella marina, che deve il suo nome alla forma del suo corpo, con cinque braccia a punta. In questo articolo vi parleremo di alcune delle caratteristiche più importanti della stella marina. Si tratta di uno degli esseri viventi più affascinanti e che abita sul fondo degli oceani.

Che cos’è una stella marina?

Il suo aspetto è simmetrico e la maggior parte degli esemplari possiede cinque braccia, che possono rigenerarsi se vengono recise. Le stelle marine sono tra le creature più sorprendenti e colorate del fondo oceanico. Possono vivere fino a 6.000 metri di profondità e in ambienti semi-congelati sia dell’Artico che dell’Antartico!

Allo stato attuale, sono conosciute quasi 2.000 diverse specie di stelle marine e tutte vivono in acque salmastre. La più alta densità di esemplari si trova nelle zone indo-pacifiche e tropicali, sebbene ci siano anche popolazioni in acque fredde e temperate.

Sfortunatamente, la stella marina deve continuamente superare molte minacce e pericoli. Da un lato, l’inquinamento tossico le distrugge, dal momento che non possiedono filtri nel loro sistema respiratorio. Dall’altro, vengono catturate come souvenir. Quando entrano a contatto con l’aria, muoiono all’istante.

Il loro ciclo di vita è molto complesso. Possono riprodursi sia in modo sessuato che asessuato. Hanno dei “piedi” che si azionano grazie a un sistema idraulico e al centro del corpo presentano una bocca che consente loro di nutrirsi di invertebrati che “abbracciano” lasciandoli senza scampo.

Stella marina rossa appoggiata su una roccia

Anatomia della stella marina

Questo animale, come gli altri echinodermi, si muove in un modo molto curioso. Le sue braccia si comportano come se fossero i raggi di una ruota. Alla fine di ognuno, presentano un occhio semplice per percepire la luce e l’oscurità, nonché per identificare gli oggetti in movimento.

La parete del corpo è ricoperta di granuli, tuberi o spine. Queste protuberanze permettono loro di ottenere ossigeno dall’acqua.

Per quanto riguarda l’apparato digerente, una volta che la preda passa attraverso la bocca, il cibo viene incanalato in un esofago molto corto, venendo digerito da due stomaci. La particolarità è che la stella marina è capace di realizzare la digestione direttamente dal corpo, nel caso in cui catturi prede particolarmente grandi che non entrerebbero nella sua bocca.

Le stelle marine non hanno cervello, ma un sistema nervoso molto complesso sotto la pelle. E’ strutturato come un insieme di reti e anelli che inviano informazioni alle braccia, regolando i loro movimenti. Sono anche sensibili alla luce, al tatto, alla temperatura e all’orientamento delle correnti.

Come si riproducono le stelle marine?

Possono accoppiarsi sia sessualmente che asessualmente. Nel primo caso, la fecondazione avviene dall’unione di un esemplare maschio e una femmina. Esternamente è impossibile distinguere il genere, dato che gli organi sessuali sono solo interni. In alcuni casi, esistono delle sottospecie ermafroditi che producono sperma e uova allo stesso tempo.

Stelle marine sul fondo del mare

La fecondazione avviene esternamente, attraverso l’espulsione dei gameti dalle braccia. Gli embrioni e le larve si attaccano alle rocce per svilupparsi e sono gelosamente custoditi dai loro genitori. La riproduzione sessuale dipende dalla temperatura del mare.

D’altra parte, la riproduzione asessuata avviene quando una stella marina si divide e da questa partizione emergono nuovi esemplari. Le larve di solito “scelgono” questo tipo di continuazione della specie quando c’è molto cibo disponibile.

Cosa mangia la stella marina?

La dieta della stella marina consiste in vongole, ostriche, piccoli pesci, artropodi e molluschi gasteropodi. In alcuni casi possono integrare il “menu” con alghe e altre piante marine.

Nella maggior parte dei casi, sono predatori astuti che sfruttano la lentezza della preda che nuota o riposa sul fondo del mare. Alcune sottospecie scelgono animali o piante in uno stato di decomposizione e altri si nutrono di particelle organiche in sospensione.


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