Le conseguenze di una crisi alimentare

Una protezione adeguata del consumatore lungo la catena alimentare è essenziale, ma lo è anche il suo stato di informazione.
Le conseguenze di una crisi alimentare
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La protezione della salute umana in ogni fase del processo di produzione alimentare è una priorità della salute pubblica e dell’economia di qualsiasi paese. Ecco perché è così importante evitare le conseguenze di una crisi alimentare, che possono essere devastanti.

Cos’è una crisi alimentare? Come deve essere gestita?

Una crisi alimentare avviene quando in un determinato paese viene rilevato un prodotto alimentare che causa un problema per la salute dei suoi cittadini, come accadde nel caso della mucca pazza.

Di fronte a questa situazione, tutte le reti di allerta vengono chiamate a raccolta per trasmettere rapidamente informazioni al riguardo. Questa misura consentirà di decidere quali azioni intraprendere a breve, medio e lungo termine.

Procedura di intervento di fronte a una crisi alimentare

Dinanzi ad una crisi alimentare, i passaggi da seguire sono i seguenti:

  • In primo luogo, le autorità sanitarie dovranno identificare la crisi alimentare e riconoscerla come tale, al fine di confermarne l’esistenza.
  • Il prossimo passo sarà classificarla, ad esempio, in base al rischio per la salute pubblica o alla sua estensione geografica.
  • Quindi dovrà essere gestita e comunicata.

Si raccomanda sempre la trasparenza e la fluidità assoluta nello scambio di informazioni.

Le conseguenze di una crisi alimentare

In pochi anni, la sicurezza alimentare ha assunto un ruolo di primo piano nei paesi sviluppati. Allo stesso tempo, questo atteggiamento di controllo è diventato il grande incubo dei paesi esportatori di alimenti.

La sicurezza alimentare condiziona la produzione e il commercio alimentari internazionali, determina la competitività del settore primario e influenza la domanda dei consumatori.

Famiglia che fa la spesa

Le crisi alimentari cambiano le abitudini di consumo e aumentano l’insicurezza alimentare e la sfiducia. Il loro impatto, generalmente, deriva dallo stato di allarme sociale pubblico che viene generato, spesso a causa di cattiva comunicazione e disinformazione.

Impatto sul settore agroalimentare

Qualsiasi crisi alimentare si rifletterà immediatamente nel settore agroalimentare e influenzerà il modo in cui questo si evolve. La sfiducia nei confronti dei consumatori influisce direttamente sul rapporto tra domanda e offerta e regola il funzionamento del mercato.

Se viene generato un allarme intorno a un tipo specifico di carne, come la carne bovina, la tendenza sarà verso la riduzione del suo consumo. Al contrario, aumenteranno le vendite di altre carni o anche di altre fonti proteiche come pesce o “carni vegane”. Va notato che non ovunque nel mondo una crisi alimentare ha le stesse conseguenze.

Dopo la crisi della “mucca pazza”, alcuni paesi del mondo colpiti dalla fame hanno sollecitato la distruzione della carne infetta, che l’Unione europea ha poi proceduto a distruggere.

L’allarme cittadino

Spesso le crisi alimentari danno vita ad un atteggiamento di vera e propria isteria. Sebbene si tratti di un problema di salute di particolare rilevanza, il modo di affrontarlo nei media e nei social network non è adeguato.

Cane che legge

Lo stato di allarme nei cittadini è contaminato dall’uso improprio delle tecnologie di comunicazione. I media trovano nelle crisi alimentari un terreno ideale per creare notizie da sbattere in prima pagina. Questo, unito alla generale ignoranza dei veri rischi per la salute, crea situazioni artificiali che hanno poco a che fare con la realtà.

Non dobbiamo permettere all’urgente di prendere il posto dell’importante. Questo non deve accadere perché un focolaio talvolta non è l’unica crisi alimentare a cui bisogna prestare attenzione.

In situazioni di questa gravità, è necessario rivolgersi alle autorità competenti, che sono quelle con le informazioni giuste. Sarà necessario mantenere la discrezione e seguire attentamente le istruzioni fornite per prevenire la diffusione dell’epidemia o la comparsa di nuovi rischi.

Inoltre, non bisogna prendere mai decisioni drastiche e smettere di mangiare cibo per sempre per le ragioni sbagliate. Perché le parti danneggiate alla fine sono sempre le stesse: l’agricoltore e il consumatore.


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