Le scimmie della Cina potrebbero estinguersi

Secondo uno studio, la maggior parte dei primati che vivono in Cina potrebbe estinguersi prima della fine del XXI secolo. Vi raccontiamo i dettagli di questa triste previsione.
Le scimmie della Cina potrebbero estinguersi
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Le scimmie della Cina potrebbero estinguersi alla fine del XXI secolo. È questa la terribile conclusione raggiunta da un recente studio sulle venticinque specie di primati che questo paese ospita.

I primati della Cina sono a rischio

La Cina è un paese di enorme estensione e con grandi riserve naturali. Tuttavia, la crescita della popolazione e lo sviluppo industriale stanno mettendo in serio pericolo la sua enorme biodiversità: infatti, delle 25 specie di scimmie della Cina, tra 18 e 15 avrebbero meno di 3000 esemplari.

Questo dato è particolarmente preoccupante perché i primati cinesi sono molto vari. Pensate che la Cina è il secondo paese in Asia con la più grande ricchezza di primati. Tra di essi, vale la pena ricordare i gibboni, i langur e i macachi, ma ce ne sono molti altri.

Nel corso del xx secolo si sono registrati innumerevoli casi di animali il cui numero è diminuito vertiginosamente. A questo terribile destino non sono sfuggite le scimmie della Cina. Tra le cause, l’espansione delle colture industriali a scapito di quelle naturali, insieme alla creazione di infrastrutture, ha distrutto gran parte degli ecosistemi di questi primati.

Macaco nero


Il gibbone, particolarmente minacciato

L’80% dei primati cinesi è considerato in pericolo di estinzione, in uno stato vulnerabile o seriamente minacciato. Nel caso di due specie di gibboni, il gibbone dalle guance bianche e il gibbone dalle mani bianche, la loro estinzione in Cina è già un dato di fatto.

Gli orango tango erano le uniche grandi scimmie accanto all’uomo a vivere in questo enorme paese orientale. Il pongo si è estinto in Cina anni fa, quindi da ciò si evince che l’estinzione dei primati cinesi avviene ad un ritmo accelerato.

L’estinzione dei gibboni ha una lunga storia in Cina: un esempio di ciò è il ritrovamento di uno di questi animali in una tomba reale. Allo stato attuale, due specie di gibboni dalla cresta nera contano solo poche decine di esemplari e il loro status è considerato critico.

Più della metà dei primati cinesi non raggiunge i 1000 esemplari, quindi sono in via di estinzione. Tra questi ci sono alcune specie di loris lento e i languri.

Langur dorato in un parco


Il futuro delle scimmie della Cina

Il presente non sembra riservare dei buoni presagi per i primati cinesi, ma questo studio è servito a prevedere anche il futuro di questi animali. Negli scenari più ottimistici, le popolazioni dei primati non umani ridurranno la loro distribuzione della metà alla fine del secolo. Invece, negli scenari più realistici praticamente tutti i loris lento, i languri e i gibboni in Cina si estinguerebbero.

Anche così, alcuni ricercatori rimangono positivi: infatti, alcune nuove politiche cinesi, come ad esempio i progetti di conservazione delle specie come il gibbone di Hainan, sembrano configurarsi come un aiuto concreto nel recuperare lentamente la specie, raddoppiando il numero di esemplari negli ultimi trenta anni.

Il governo cinese ha iniziato a dichiarare zone protette le grandi riserve. Probabilmente il miglior esempio di questo tipo di iniziative è il fatto che la Cina prevede la creazione di un’enorme riserva per il panda gigante.

Sebbene la Cina sia determinata a investire risorse nelle riserve naturali e nelle azioni di rimboschimento, la verità è che la maggior parte di questi progetti non prevede nessun intervento volto a tutelare o ricostruire l’habitat dei primati cinesi. Per questo motivo, gli autori dello studio vorrebbero che il governo investisse di più nella conservazione dell’habitat naturale di queste specie.

Tra le altre cose, gli autori dello studio raccomandano la creazione di zone adatte alla fauna selvatica, una maggiore cooperazione scientifica e la demistificazione dei benefici della medicina orientale, che minaccia la conservazione di questi animali.


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  • Li, B., Li, M., Li, J., Fan, P., Ni, Q., Lu, J., … & Huang, Z. (2018). The primate extinction crisis in China: immediate challenges and a way forward. Biodiversity and Conservation, 1-27.

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