Lo sguardo dei cani

Lo sguardo dei cani

Ultimo aggiornamento: 10 settembre, 2016

Amore a prima vista…è questo che avete provato la prima volta che avete visto il vostro cane, vero? Nonostante in molti sostengano che lo sguardo dei cani non sia affatto espressivo, ciò non è vero. Lo sguardo dei cani varia se sono tristi o spaventati. Che ruolo gioca, dunque, lo sguardo di un cane al momento di dimostrare i suoi sentimenti ed emozioni nei nostri confronti?

Alcuni sorprendenti studi realizzati in Giappone hanno dimostrato l’importanza dello sguardo dei cani. Ecco i risultati.

I dati emersi dagli studi sullo sguardo dei cani

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Autore: David Locke

Un’equipe di ricercatori e scienziati provenienti da tre diverse università (l’Università di Azabu, l’Università di Medicina di Jichi e il dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Tokyo), si sono uniti per portare a termine un importante studio.

Lo studio consiste nella misurazione dei livelli di ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore, presenti nei cani e nei rispettivi proprietari prima e dopo essersi osservati per almeno trenta minuti.

Per comprendere l’importanza di quest’ormone, basti sapere che le donne incinte e il loro bebè ne producono in grandissime quantità. Si tratta dunque di una sostanza capace di creare il più forte legame tra due esseri viventi.

Dopo aver consentito a cani e padrone di guardarsi e di interagire, i livelli di ossitocina sono cresciuti di molto in entrambe le specie.

Lo studio non è servito soltanto a dimostrare l’esistenza della forte connessione che si instaura tra cani e umani attraverso gli occhi, ma anche a scoprire l’origine della connessione amorosa che abbiamo con i nostri cani e della ragione per cui li scegliamo per divenire parte della nostra vita.

Quando e perché è iniziata la nostra relazione

Kikusui, uno dei ricercatori chiave dello studio, ha dato la sua propria opinione al riguardo. Stando a quanto da egli affermato, durante il processo di domesticazione dei cani giunse un momento in cui questi “guardarono” le persone con le quali convivevano, e le stregarono con il loro sguardo mentre i livelli di ossitocina crescevano.

Questo potrebbe aver dato il via alla creazione di quei vincoli che ci legano ai cani e che sono andati rafforzandosi nel corso dei secoli.

Tutto questo risulta curioso, soprattutto perché tra di loro, quando sono allo stato brado, i cani non usano lo sguardo per stabilire legami di alcun tipo.

Ad esempio, i membri di un branco non guardano mai negli occhi il capo branco ma rivolgono lo sguardo al suolo; e ancora, quando i cuccioli sono nervosi non guardano mai negli occhi né persone né altri cani, sviando piuttosto lo sguardo.

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Autore: Sal

La teoria base dello studio, dunque, si basa sull’idea che, nel corso della storia, i cani ci hanno incantato con lo sguardo, dando vita ad una relazione che continua tutt’oggi.

Gli scienziati stanno valutando l’idea di sfruttare queste scoperte per utilizzare lo sguardo dei cani nella lotta contro l’autismo ed altre malattie, a mo’ di terapia.

Un numero sempre maggiore di ricerche sta confermando il fatto che gli animali assomigliano all’uomo sotto moltissimi aspetti, dimostrando l’esistenza di una connessione speciale tra noi e loro. Non si tratta di mettere da parte le teorie sulla creazione e sull’evoluzione, ma provate a rispondere a questa domanda: si tratta di una semplice coincidenza? O siamo stati disegnati in questo modo? Il tempo, le prove e gli studi ce lo diranno.

In ogni caso, i cani ci amano a tal punto che i loro livelli di ossitocina si elevano quando ci vedono, e per questo si meritano tutto il nostro amore, rispetto, attenzione e protezione.

Adesso ci piacerebbe conoscere la vostra storia: come è stato il momento in cui voi e il vostro cane avete incrociato lo sguardo per la prima volta? Lo ricordate? È stato amore a prima vista. Fateci sapere la vostra storia!


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.