Megattera salva la vita di una sub

Si tratta del primo caso documentato, perché le leggende dei marinai sulle dimostrazioni di una tale solidarietà da parte dei cetacei alla specie umana non erano ancora state confermate; Nan Hauser è stata salvata dall'attacco di uno squalo, evento che sottolinea ancora di più il grande livello di empatia e intelligenza di questi animali marini
Megattera salva la vita di una sub

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

All’inizio di quest’anno è diventata virale una notizia: una megattera salva la vita di una biologa marina dall’attacco di uno squalo. I marinai raccontavano sempre storie su balene e delfini solidali, ma questa può essere la prima prova dal vivo di questo comportamento?  

Nan Hauser è una biologa marina sessantatreenne che da 28 anni nuota sott’acqua tra le balene. Lo scorso gennaio stava facendo un’immersione di routine quando una megattera, un animale che conosce bene, ha iniziato ad adottare uno strano comportamento.

La donna e il video che è riuscita a girare testimoniano che l’animale non la lasciava immergersi. Quando cercava di andare verso il fondo, l’animale la spingeva con la testa in superficie.

Per più di 10 minuti, la Hauser cercò di comprendere il comportamento del cetaceo. Assicura di non essere mai stata tanto tempo vicino a uno di questi animali e che, dopo diversi minuti di via vai, alla fine fu completamente sovrastata dalla balena.

Sub che scatta foto a due balene

La balena mostrava grande interesse a mantenere la biologa vicino a sé: anche se per l’animale era un gesto di protezione o gentilezza, è pericoloso per un corpo molto più piccolo come quello degli umani. Un movimento improvviso o un urto da parte di un animale così grande può rompere qualche osso o provocare lesioni interne a un sub.   

La Hauser decise, dunque, di tornare all’imbarcazione dove la attendevano i suoi compagni di immersione. Quando si allontanò di pochi metri dal cetaceo, si accorse che un altro animale stava nuotando con loro: uno squalo tigre di più di 4 metri di lunghezza.  

Allora capì cosa stava accadendo: la megattera l’aveva protetta per tutto il tempo. Lei, preoccupata dai movimenti della balena, non aveva visto lo squalo. La sua esperienza è stata riportata dal primo periodico che ha pubblicato la notizia 

“Ho provato ad allontanarmi dalla balena per paura che mi sbattesse contro con violenza o mi colpisse con le pinne o la coda e mi rompesse un osso o mi provocasse una lesione interna. Se mi avesse trattenuto sotto una pinna pettorale, mi avrebbe affogato (…) Ho cercato di non entrare nel panico, perché sapevo che altrimenti la balena si sarebbe innervosita. Ho mantenuto per quanto possibile la calma, ma sapevo che probabilmente si trattava di un incontro mortale.” 

https://www.youtube.com/watch?v=9YZYQT8bvS8

Grazie alla sua esperienza con animali così grandi, Nan Hauser ha saputo mantenere la calma e non ha provocato una reazione nervosa nella balena. Solo così le è stato possibile raggiungere l’imbarcazione dove la aspettavano gli altri sub.

Nel video è possibile vedere che, dopo che la donna sale sull’imbarcazione, la balena esce un momento dall’acqua per verificare che l’umana sia in salvo. Ne approfitta per respirare e mentre Nan la ringrazia per averla salvata, si immerge e si allontana.

Altruismo nelle balene e in altri cetacei

I marinai raccontano da secoli storie nelle quali delfini e balene intervengono e salvano loro la vita. Alcune leggende narrano di delfini che accompagnano marinai alla deriva fino alla terra ferma, ma non era mai stato documentato un caso reale.

Sub e balena

I biologi che studiano i cetacei sono coscienti che in questa famiglia di mammiferi esiste l’altruismo. Da anni sono stati osservati casi di balene che hanno protetto le foche da predatori carnivori, ma non era mai avvenuto con un umano.

La biologa Nan Hauser ha pubblicato il video del suo incontro con la megattera con la speranza che induca ad aumentare le ricerche sull’intelligenza e il comportamento di questo animale. La psicologia animale al giorno d’oggi è ancora poco sviluppata.   

Le leggende e le storie dei marinai che dovevano la loro vita a un delfino che li aveva accompagnati fino alla riva o di una balena che li aveva protetti, in fin dei conti, non erano esagerazioni né favole. Ci resta ancora molto da scoprire sull’intelligenza e il comportamento degli animali.


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