Il principe d’Inghilterra salva i rinoceronti

Il principe d’Inghilterra salva i rinoceronti

Ultimo aggiornamento: 08 settembre, 2016

Sfortunatamente, una delle attività più deprecabili realizzate dall’uomo è la caccia agli animali, che siano elefanti, rinoceronti o leoni.

Lungi dall’essere una pratica che va diminuendo, si tratta di un fenomeno che nonostante violi i diritti degli animali, viene eseguito di continuo, come se tanti anni di esistenza e sviluppo non siano stati percepiti da tutti coloro che considerano l’uccisione di un essere vivente come un normale passatempo.

In ogni caso, negli ultimi tempi la protezione animale e il rifiuto convinto verso questo tipo di pratiche si è trasformato in un fenomeno mondiale, a tal punto che, al giorno d’oggi, le personalità più famose si sono unite alla causa e si sono fatte sentire.

Tutto ciò ha raggiunto un livello tale che perfino uno dei membri più importanti della monarchia inglese ha preso posizione contro coloro che cacciano animali, e ha reso la lotta contro la caccia ai rinoceronti una delle sue principali attività.

Il principe irriverente

elefanti

Per molti anni, la concezione che si ha avuto dei figli dei reali non è andata oltre quella di giovani privilegiati, che ben lontani dal solidarizzare con le giuste cause, non fanno altro che seguire le tradizioni conservatrici della propria famiglia.

Questo non è però il caso del Principe Enrico di Galles, più conosciuto come Harry, la cui ribellione ed eterodossia monarchica non si limita al suo capello disordinato o ai numerosi scandali legati a droga, alcol e paparazzi, ma riguarda anche il suo impegno verso situazioni sulle quali la sua famiglia non si è mai espressa.

Così questo giovane dai capelli fulvi si è trasformato in un importante attivista per la protezione degli animali, specialmente elefanti e rinoceronti, che negli ultimi anni sono state due delle specie più gettonate dai cacciatori su tutto il territorio africano.

Tralasciando il fatto che alcune persone assicurano si tratti soltanto di un tentativo di ripulire la propria polemica immagine, quel che è certo è che la solidarietà di questo monarca inglese per questa causa non può essere messa in discussione, dal momento in cui occupa un posto di riguardo nella sua occupatissima agenda.

Guaritore di rinoceronti orfani

Una delle attività più note tra quelle svolte dal Principe Harry è stata quella di curare, insieme ad un’equipe di veterinari, una serie di baby rinoceronti abbandonati o rimasti orfani dopo che la madre era morta vittima della caccia, fatto che come ha rivelato, lo ha commosso in maniera profonda.

Una volta conclusa questa attività, lungi dal manifestare la tipica svogliatezza di chi fa qualcosa senza un reale interesse, il giovane britannico ha dichiarato che, sebbene consapevole della sua fortuna per poter fare tutto ciò, si sentiva profondamente indignato per le condizioni di vita alle quali sono costretti questi animali.

Allo stesso modo, ha assicurato di trovare inconcepibile il fatto che più di trentamila elefanti siano stati assassinati soltanto lo scorso anno, e che pochi di questi omicidi siano stati resi noti.

Infine, Enrico di Galles ha manifestato l’orrore provato percorrendo l’Africa non solo nel vedere i cadaveri di questi animali, ma anche notando che a molti di loro era stato violentemente strappato il corno, allo scopo di venderlo.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

elefanti

Secondo quanto affermato da alcune persone, il giovane Principe ha sempre manifestato un rigetto verso la caccia e qualsiasi tipo di maltrattamento animale, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia, uscita nell’agosto del 2015, dello smercio in Vietnam di più di 700 chili di corni di rinoceronte ed elefante.

È stato presumibilmente, a partire da questo fatto, che ha conosciuto a fondo il terribile e inumano universo che si nasconde dietro al traffico di animali in via di estinzione; per questo, ha deciso di concentrare la maggior parte delle sue attività nella denuncia di questo tipo di atrocità e nell’aiutare le specie che più soffrono a causa di queste pratiche.

Quel che è certo è che il Principe Harry si è trasformato in un esempio da seguire, perché invece di chiudersi nella bolla della sua vita privilegiata, ha deciso di appoggiare una delle cause più giuste al giorno d’oggi.

Fonte dell’immagine principale: http://www.elperiodico.com


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