Rondine: l'uccello migratore più conosciuto

Rondine: l'uccello migratore più conosciuto

Ultimo aggiornamento: 13 maggio, 2018

La rondine è uno dei volatili più familiari per l’uomo. Spesso vediamo nidi sotto i tetti delle nostre case e vederle volare in città, ci fa sentire meno lontani da Madre Natura. È un uccello molto comune anche se difficilmente viene addomesticato. Se volete sapere di più su questo interessante animale, non perdetevi il seguente articolo.

Da sempre ha attirato l’attenzione dell’uomo. Studiosi e ricercatori, ancora oggi, studiano e osservano le rondini per cercare di svelare i segreti inerenti al modo di riprodursi e, soprattutto, alle loro incredibili capacità migratorie.

Tutto ciò che bisogna sapere sulla rondine

Caratteristiche

Questi uccelli passeriformi, appartenenti alla famiglia degli Irundinidi, misurano tra i 16 e i 20 centimetri di lunghezza. L’apertura alare, al contrario, può raggiungere addirittura i 35 centimetri di diametro. Una rondine adulta può pesare da 15 a 25 grammi, misure che dimostrano che si tratta di un uccello molto piccolo.

Il colore del suo piumaggio è generalmente blu metallico, quasi nero, che brilla in lontananza. Il caratteristico colore rosso del suo mento e la tinta uniforme della sua testa sono davvero particolari. Le femmine non differiscono molto dai maschi. Le loro penne sono più corte e l’addome presenta una tonalità più opaca.

L’habitat della rondine

La rondine è un animale con una grande capacità di adattamento, come dimostra il successo della sua convivenza con l’uomo. Una relazione antica e che crea vantaggi ad entrambi.

una Rondine si avvicina a un nido artificiale in legno

Non a caso, a questo volatile non piacciono le aree di vasta vegetazione. Le rondini preferiscono vivere vicino a campi e terreni agricoli o luoghi con un fiume o un lago, nelle vicinanze. E’ raro vedere esemplari di questa specie su terreni scoscesi, sassosi o in città molto urbanizzate. Tutto sembra indicare che a questi uccelli non piacciono gli agglomerati, siano essi naturali o artificiali.

Come forse saprete, si tratta di uccelli migratori, ma questa pratica viene realizzata solo dalle specie presenti in Europa e in America. Le rondini originarie di Africa e Medio Oriente, sono stanziali. Studi recenti hanno confermato la loro presenza anche in Nuova Guinea.

La migrazione della rondine

Essendo animali sociali, ripudiano la solitudine. Infatti, la migrazione viene eseguita in gruppi di piccole o grandi dimensioni. È un modo per proteggersi dai predatori e garantirsi la compagnia nel luogo in cui arrivano.

Le migrazioni delle rondini hanno luogo in inverno quando diminuisce la quantità di insetti con cui cibarsi. Si spostano verso zone più calde, ritornando al luogo di origine verso marzo e aprile (da qui il detto “una rondine non fa primavera”). Si stima che una rondine possa percorrere circa 71.000 km in un anno.

Il canto

Il canto delle rondini è uno dei più belli, tra i volatili. In effetti, ci sono molte poesie dedicate proprio a questa qualità. Ascoltare più rondini che cantano e si rispondono a vicenda è un vero concerto per le orecchie, una caratteristica che senz’altro le distingue rispetto ad altre varietà di uccelli.

un classico nido di Rondine sotto un tetto

Il comportamento della rondine

Anche se gran parte di ciò di cui abbiamo parlato riguarda diversi aspetti del loro comportamento, vogliamo parlarvi più attentamente del loro modo di vivere.

Ad esempio, la fase del corteggiamento merita qualche riga. Questo uccello è fedele al proprio partner per tutta la sua vita, anche se è curioso che il maschio debba guadagnarsi il rispetto della femmina durante tutta la relazione. Dovrà sempre avere il peso appropriato, fornire cibo alla prole, avere un piumaggio e colori brillanti e intensi. Altrimenti, potrebbe finire per essere tradito.

La femmina è in grado di deporre fino a 6 uova, ma non tutti i piccoli sopravvivono. Nutrirli non è un problema, poiché le rondini possiedono abilità speciali per cacciare molti vermi e insetti in una sola volta. Si ritiene che una covata possa aver bisogno di più di un chilo di vermi e insetti al giorno. I pulcini lasciano il nido 3 settimane dopo la nascita, imparando a volare.


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