Salvato cane denutrito mentre la padrona era in vacanza

Salvato cane denutrito mentre la padrona era in vacanza

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2016

Maltrattare un cane è uno dei crimini più vigliacchi che si possano commettere. I nostri fedeli amici a quattro zampe sono esseri innocenti e indifesi, che ci offrono sempre amore e tenerezza. Ogni proprietario deve dare sempre il buon esempio e superarsi ogni giorno, per offrire all’animale quante più cure possibili, dato che gli animali da compagnia non sono in grado di provvedere a sé stessi.

Il maltrattamento può assumere diverse forme, tra cui l’indifferenza e la mancanza d’attenzioni. Quando si adotta un cane, se ne assume la responsabilità. Il proprietario è il responsabile di ogni incidente che possa verificarsi a causa delle sue negligenze, tanto per non essere stato presente, come per non aver preso alcun tipo di precauzione.

A Siviglia, per esempio, venne salvato un cane in gravissimo stato di malnutrizione, causato dall’irresponsabilità della proprietaria, la quale era partita per le vacanze, senza aver preso le misure necessarie per tutelare la salute del suo cane.

Il fatto fece il giro del mondo. L’opinione pubblica si indignò vista l’estrema gravità delle condizioni in cui si trovava il cane e l’altrettanto estrema incuria della persona che avrebbe dovuto occuparsene.

Un cane abbandonato e denutrito

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I fatti risalgono a pochi giorni fa, quando i residenti del quartiere Cerro Amate, secondo quanto riportano i verbali del consiglio comunale, chiamarono la polizia municipale di Siviglia, segnalando al telefono lo stato di abbandono e di denutrizione in cui si trovava un cane, lasciato solo in un attico della zona.

I residenti riferirono alla polizia che il cane si trovava in punto di morte. L’animale era stato abbandonato dalla padrona che era partita per le vacanze già da una settimana, senza nemmeno preoccuparsi di lasciargli dell’acqua o qualcosa da mangiare. Il cane infatti presentava un tale stato di denutrizione che si sarebbero potute contare tutte le ossa di quel suo scheletrico corpicino.

Quando i poliziotti e gli ufficiali veterinari del comune giunsero sul luogo, dovettero ricorrere all’aiuto di un vicino che permise loro di accedere, attraverso il suo appartamento, alla stanzetta dell’attico che ospitava il malcapitato cane.

La scena che si presentò ai loro occhi era atroce. Si trovarono di fronte un cagnolino estremamente magro, in un ambiente assolutamente insalubre, pieno di spazzatura e di sporcizia.

Miracolo e riabilitazione

I testimoni del fatto assicurano di non riuscire a credere che l’animale avesse potuto sopravvivere, dato che i cani non sono soliti resistere molto a lungo in situazioni così estreme.

Infatti un cane che si scoprisse solo, senza più notare la presenza del padrone, potrebbe cadere in un profondo stato depressivo tale da inibire le sue difese naturali, le quali non potrebbero certo contrastare gli effetti della denutrizione, senza contare il rischio d’infezione derivante dalla mancanza d’igiene.

Dopo essere stato salvato dalla polizia, lo sfortunato cagnolino venne trasferito al centro zoosanitario municipale. Qui cominciò la sua riabilitazione ad opera dei veterinari del comune, i quali riuscirono a stabilizzare le condizioni del cane, e a metterlo fuori pericolo. Gli stessi denunciarono che l’animale non era nemmeno provvisto del microchip identificativo obbligatorio.

Da parte sua, la padrona, una volta rientrata nella capitale andalusa, dovrà comparire davanti al magistrato per rendere conto delle sue azioni.

Un fatto scandaloso!

cucciolo-nero-maltrattato

Va segnalato come, fortunatamente, la ripulsa sociale di fronte a questi comportamenti sia aumentata in modo significativo negli ultimi anni, in tutti i paesi del mondo, compresa la Spagna, teatro di questo increscioso avvenimento. Risulta significativo come pochi mesi fa, a Palma di Maiorca, un uomo sia stato condannato e messo in prigione con l’accusa di maltrattamento animale.

Sebbene si tratti di casi differenti, l’abuso commesso nei confronti del cane della nostra storia, premeditato o meno che fosse, rappresenta un crimine che difficilmente potrà essere ignorato dalle autorità spagnole.

La morale è che, se non amate gli animali o se non intendete farvi carico responsabilmente delle necessità del vostro animale da compagnia, è meglio che gli troviate un altro padrone. Il vostro cane deve avere almeno la possibilità di trovare una famiglia che lo ami e che sia disposta a dargli tutto l’affetto e le attenzioni di cui ha bisogno. Al contrario, gli starete solamente infliggendo una grave e immeritata sofferenza.


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