Tutto quello che c'è da sapere sull'epilessia nei cani

Tutto quello che c'è da sapere sull'epilessia nei cani
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’epilessia nei cani è una malattia che colpisce il cervello e può provocare delle crisi che portano alla comparsa di movimenti scoordinati. Non è un patologia letale, però saper reagire di fronte ad una crisi epilettica può salvare la vita al vostro cane.

Il cervello è un organo che svolge molteplici funzioni. E’ il responsabile di interpretare e di tradurre gli stimoli esterni alle altre cellule del corpo. Allo stesso modo, controlla tutti i processi metabolici dell’organismo.

L’attività neuronale

Tutta questa dinamica è in gran parte possibile perché il cervello è composto da neuroni. Queste cellule comunicano tra di loro attraverso degli impulsi elettrici, portando gli stimoli percepiti e le informazioni interpretate. Questo fenomeno elettrico è chiamato sinapsi.

Quando una malattia raggiunge i neuroni o un altro componente celebrale, non solo il metabolismo può essere colpito. Si deteriorano anche le funzioni intellettive e/o emotive.

cane color arancione con testa appoggiata sul libro

Autore: Soggydan Benenovitch

L’epilessia nei cani è una delle patologie più frequenti che può svilupparsi. Conoscere i sintomi delle crisi epilettiche e sapere come prevenirle può migliorare la loro qualità di vita.

In cosa consiste l’epilessia nei cani?

Al contrario di quello che si può pensare, l’epilessia non è una malattia psichica o mentale. Gli animali colpiti non presentano alcuna difficoltà ad apprendere o disturbi comportamentali.

L’epilessia idiopatica è un disturbo fisico che può attaccare alcuni neuroni. Il suo unico sintomo visibile sono le cosiddette convulsioni o crisi epilettiche.

Queste crisi possono indicare anche la presenza di alcune malattie. Per esempio, tumori celebrali, problemi epatici o cardiaci, cimurro, diabete, traumatismi e/o intossicazioni. In questi casi, sono dei segnali d’allarme.

Cause primarie

La causa primaria di questa sindrome non è nota. E’ stato provato che le razze più inclini a soffrire di epilessia sono: Pastore Tedesco, San Bernardo, Beagle, Setter Irlandese e Barboncino.

Alcuni studi hanno dimostrato che le crisi epilettiche sono dovute ad un eccesso di attività elettrica in alcuni neuroni. Queste cellule diventano iperattive e l’eccitazione estrema può colpire momentaneamente la funzione celebrale.

E’ per questo che durante una crisi epilettica il paziente può presentare una scoordinamento motorio. Inoltre, può compiere dei movimenti involontari ed eccessivi, subire delle alterazioni comportamentali e/o avere una perdita temporale di coscienza.

Quali sono le fasi delle crisi epilettiche?

Gli specialisti dividono l’attacco epilettico in 3 tappe:

1ª tappa: “Aura”

Si presentano i sintomi iniziali che annunciano una crisi epilettica: nervosismo, inquietudine, iperattività, salivazione eccessiva, tremori e/o alienazione.

Questa fase può durare qualche secondo o per giorni. Per questo, è il momento cruciale per impedire l’avanzamento dell’attacco.

2ª tappa: “Ictus”

Consiste nell’episodio di attacco epilettico in sé e per sé, e di solito dura qualche secondo.

Generalmente, il cane perde coscienza e si accascia. In seguito, comincia a compiere dei movimenti involontari, come delle scalciate. Può anche perdere il controllo delle vie urinarie e anali.

Nel caso in cui non sia possibile fermare le convulsioni, è indispensabile agire correttamente per evitare che l’animale si faccia male.

3ª tappa: “Post Ictus”

E’ la tappa successiva alla crisi epilettica.

Il cane sembra disorientato ed esausto. Può metterci qualche istante a riprendere i sensi e a rendersi conto di dove si trova. In alcuni casi, può presentare cecità e paralisi temporanee.

Come trattare e prevenire le crisi epilettiche nei cani?

Il trattamento dell’epilessia nei cani consiste nell’alleviare i sintomi. Normalmente vengono prescritti dei farmaci anticonvulsivanti.

cane marrone sdraiato su pavimento di legno

Autore: LuAnn Snawder Photography

Vale la pena ricordare che il veterinario è l’unico professionista in grado di raccomandare un trattamento adatto ad ogni  animale. Per questo, quando appaiono i primi sintomi, portate subito il vostro cane in uno studio veterinario.

Come reagire di fronte ad un cane che ha una crisi epilettica?

  1. Mantenete la calma ed agite razionalmente.
  2. Mettete l’animale su una superficie piana e stabile, impedendo che cada e che si faccia male. Potete collocarlo sopra a dei cuscini o ad un materasso.
  3. Mai tentare di tirare fuori la lingua del cane o di mettergli una mano in bocca. L’animale potrebbe mordersi la lingua da solo, o fare del male alle persone inconsciamente.
  4. Se il veterinario vi ha prescritto un trattamento per evitare le convulsioni, procedete secondo le sue indicazioni.
  5. Lasciate che il cane si riprenda quando termina l’attacco. Fategli spazio affinché respiri e riprenda i sensi, non soffocatelo.

 


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.