Scopriamo il rinopiteco, la scimmia dal naso camuso

Una curiosità: alcune scimmie dal naso camuso starnutiscono proprio a causa della forma del naso, che è rivolto verso il cielo e attraverso il quale entra l'acqua piovana.
Scopriamo il rinopiteco, la scimmia dal naso camuso

Ultimo aggiornamento: 12 maggio, 2020

La natura è più che curiosa e ci sorprende sempre. In questo articolo, parleremo del rinopiteco, o scimmia dal naso camuso, che è nota per il suo strano modo di starnutire e che, purtroppo, si trova in pericolo di estinzione.

La scimmia dal naso camuso ha paura della pioggia

All’interno della famiglia dei Rhinopithecus possiamo trovare le specie Strykeri, che vive in Birmania e in Cina, in particolare nelle vicinanze dei fiumi Mekong e Salween. La sua popolazione non supera i 300 esemplari.

Dicono che abbia paura della pioggia, ma ciò che realmente accade è che, a causa dell’aspetto del suo naso che è rivolto verso l’alto, l’acqua entra attraverso le sue narici e gli provoca molti starnuti. L’aspetto negativo è che le tempeste sono comuni nell’area in cui vive per la maggior parte dell’anno.

Quando ciò accade, per proteggersi nasconde la testa tra le ginocchia e non esce dal suo rifugio per diversi giorni, come se fosse stato punito per un comportamento scorretto. In questo modo, evita di starnutire in un modo molto curioso. La scimmia dal naso camuso è gravemente in pericolo a causa della perdita del suo habitat naturale e della caccia indiscriminata.

Tutte le scimmie dal naso camuso

La famiglia dei Presbytini è composta da da altre quattro specie di scimmie dal naso camuso, tutte endemiche nel sud-est asiatico, tra la Cina meridionale e il Vietnam del nord:

1. Rinopiteco bruno

Il suo nome scientifico è Rhinopithecus bieti e vive nel territorio cinese. Non si sa molto su questa scimmia dal naso camuso perché abita in un’area inospitale, tra i pendii ripidi e i boschi di bambù e dove la visibilità è molto scarsa a causa delle nebbia. Tuttavia, questo non lo “salva” dal pericolo di estinzione: gli esemplari di rinopiteco bruno stanno via via scomparendo.

Rhinopithecus bieti

Il rinopiteco bruno è grande, ha il corpo robusto e il pelo lungo e scuro. La coda è lunga quasi quanto il corpo. Forma gruppi composti da almeno 60 individui, che vivono in un territorio piuttosto vasto che può raggiungere fino a 135 km2.

2. Rinopiteco del Tonchino

Conosciuta anche come la scimmia dal naso camuso di Dollman, questa specie è endemica nel nord-ovest del Vietnam, una zona boscosa poco accessibile agli umani. Attualmente ci sono circa 250 esemplari, motivo per cui viene considerata una specie in pericolo di estinzione.

Rinopiteco di Tonchino in un bosco


3. Rinopiteco dal mantello bianco

Questo primate vive in Cina, dove è noto come scimmia dal naso camuso di Guizhou. Nel mondo rimangono solo circa 750 esemplari allo stato brado, in un territorio di 400 km2  che si estende tra le montagne ad oltre 500 metri sul livello del mare.

I maschi di questa specie misurano circa 70 centimetri senza aggiungere la coda, che può raggiungere i 90 centimetri. Le femmine sono più piccole, poiché c’è un leggero dimorfismo sessuale.

4. Rinopiteco dorato

La specie Rhinopithecus roxellana vive nelle montagne Hengduan, Qinling e Shennongjia in Cina, vicino ai fiumi Giallo e Yangtze. Predilige le foreste ad un’altezza superiore ai 1.400 metri sul livello del mare e trascorre gran parte della giornata arrampicandosi sugli alberi, principalmente le femmine.

Rinopiteco dorato

Un maschio ha un harem di sei “mogli” e la loro prole, che raggiunge la maturità sessuale a quattro anni se si tratta delle femmine o a sette se sono maschi. Un fatto curioso del suo aspetto è la sua pelliccia, che è di colore giallo e oro con macchie bluastre sul viso.

Il rinopiteco dorato è piuttosto noto tra gli abitanti dei villaggi in Cina e Vietnam. I locali la chiamano “nwoah”, che significa “scimmia con la faccia rivolta verso l’alto” in chiaro riferimento alla posizione delle sue narici.

Con le sue piccole dimensioni e la testa che sembra “nascosta” tra così tanto pelo, questo primate fan parte della cultura locale. Tuttavia, purtroppo ci sono sempre meno esemplari in natura.


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  • Tan, C. L., Guo, S., & Li, B. (2007). Population structure and ranging patterns of Rhinopithecus roxellana in Zhouzhi National Nature Reserve, Shaanxi, China. In International Journal of Primatology. http://doi.org/10.1007/s10764-007-9147-3


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