Scopriamo gli ara selvatici che vivono in libertà

Attualmente ci sono solo tre tipi di ara che vivono allo stato brado, ma purtroppo ... sono tutti in pericolo di estinzione!
Scopriamo gli ara selvatici che vivono in libertà

Ultimo aggiornamento: 26 settembre, 2020

Oggi vi condurremo alla scoperta di alcuni uccelli meravigliosi e molto intelligenti, ma che spesso vivono in cattività. Vogliamo parlarvi delle specie di ara selvatici che vivono in libertà.

Qualche anno fa abbiamo scoperto che l’ara di Spix, l’uccello del film Rio, si è estinto in natura. Per fortuna però ci sono altre tre specie della famiglia che vivono in libertà e che speriamo non subiscano la stessa sorte. Scopriamo gli ara selvatici in questo articolo.

Ara giacinto, il più maestoso tra gli ara selvatici

Il suo nome scientifico è Anodorhynchus hyacinthinus ed è una specie di uccello della famiglia dei pappagalli che vive nelle giungle di Bolivia, Brasile e Paraguay. Si trova tra le specie in pericolo di estinzione a causa del traffico illegale di animali esotici.

L’ara giacinto è la specie più grande della famiglia: può raggiungere i 100 centimetri di altezza e ha un’apertura alare di 140 centimetri. Pesa circa due chili.

Un altro record detenuto da questo uccello riguarda il suo becco, di colore nero, che è il più forte di tutti gli uccelli. Lo usa per nutrirsi di semi e noci e per rompere legno, tronchi e noci di cocco.

Si nutre anche di frutti maturi come bacche e mango, fiori, germogli e foglie. Ingerisce anche l’argilla, ricca di minerali per neutralizzare le tossine dei frutti acerbi che compongono la sua dieta.

Le sue piume blu sono davvero molto belle e coprono tutto il corpo. Le zampe sono grigiastre e ha una striscia gialla sotto il becco e intorno agli occhi scuri. A differenza di altri ara selvatici e non, il giacinto non presenta una zona priva di piume sul viso.

Ara selvatici: ara azzurro con occhio giallo.

Non c’è dimorfismo sessualera all’interno della specie, sebbene le femmine siano generalmente leggermente più slanciate dei maschi. Questa è l’unica differenza tra sessi.

Questi uccelli nidificano nelle cavità degli alberi e depongono da una a due uova, ma di solito ne sopravvive solo uno. Il pulcino rimane con i genitori per tre mesi e può riprodursi a partire dai sette anni di età.

Ara indaco

Questa è un’altra specie di ara che possiamo trovare in Brasile, purtroppo anch’essa considerata in pericolo di estinzione. Dal 1856, anno della sua scoperta, passò più di un secolo prima che fosse considerata una specie diversa rispetto all’ara giacinto.

Vive nella giungla e nelle foreste di palme, i cui frutti costituiscono gran parte della sua dieta. Nidifica sulle colline di arenaria, scavando buche con il becco e spolverando con le zampe.

In ogni covata, tra dicembre e maggio, l’ara indaco depone una o due uova. Tuttavia, le coppie non si accoppiano ogni anno e l’Anodorhynchus learis non raggiunge la maturità sessuale prima dei due anni, per cui la sua sopravvivenza è già di per sé difficile. L’unica nota positiva è che può sopravvivere fino a 50 anni.

Una delle caratteristiche principali di questo uccello è che è capace di adattarsi ai venti e alle aree che “colonizza”. Quando sono in stormo, un gruppo di maschi va avanti agli altri per esplorare la zona e verificare che non ci siano pericoli, altrimenti si mettono a fare dei versi molto acuti.

Ara gialloblù, il più variopinto tra gli ara selvatici

Il terzo tipo di ara ha un piumaggio di colore giallo e turchese, in cui il giallo è predominante e il turchese secondario. Il suo nome scientifico è Ara ararauna e vive in Sud America, da Panamà al nord del Paraguay, precisamente in Amazzonia.

Coppia di pappagalli.

Gli ara gialloblù misurano circa 80 centimetri e pesano 1,5 chili, e non c’è molta differenza tra i sessi. Sono gialli in basso e turchesi in alto. Il becco è nero, le zampe sono grigio scuro e il viso è bianco con le linee nere.

In libertà forma gruppi composti da circa 30 esemplari. Una volta trovato il partner, la coppia non si separa più, creando un legame monogamo che dura tutta la vita. Se ci sono pochi posti dove costruire il nido nell’area di nidificazione, la coppia caccia via chi cerca di utilizzare i loro vecchi nidi.

La femmina depone da due a tre uova e le cova per quattro settimane. I pulcini trascorrono 90 giorni sotto la cura dei genitori. Il maschio è responsabile dell’alimentazione della femmina e della protezione del nido. Raggiungono la maturità sessuale a tre anni.

I tre tipi di ara di cui abbiamo parlato in questo articolo sono quelli che vivono ancora allo stato selvatico. Speriamo vivamente che possa essere così anche in futuro.


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  • Vega, I. (2006). Guacamayos jacintos: la esperanza azul. Quercus.


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