Un cane salva un cucciolo di delfino arenato

Un cane salva un cucciolo di delfino arenato

Ultimo aggiornamento: 11 novembre, 2015

All’inizio dell’estate di quest’anno le immagini di un cane che salva un cucciolo di delfino arenato su una spiaggia hanno fatto il giro del mondo. Il cetaceo spiaggiato fu trovato dal cane Leia, un Cocker spaniel di due anni.

La cagnolina, grazie all’olfatto poderoso, si accorse della presenza dell’animale in difficoltà, che si trovava a circa due chilometri di distanza. Attirò l’attenzione del padrone che a sua volta non indugiò a rimettere il piccolo delfino in mare.

La storia del cane che salvò un cucciolo di delfino grazie alsuo finissimo olfatto

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Tutto accadde a Criccieth, una località balneare del Gwynedd, nel Galles nord-occidentale. Leia passeggiava sulla spiaggia insieme al suo padrone Rich Wilcock, che intanto scattava delle foto al panorama. Improvvisamente la cagnolina cominciò ad abbaiare come una forsennata senza nessun motivo apparente.

Il latrato persistente di Leia insospettì Wilcock che decise di allora seguire il cane. Fu così che, a poche centinaia di metri di distanza, trovò il piccolo delfino arenato.

Sulla spiaggia non c’era nessuno e Wilcock non poteva chiedere aiuto perché il suo cellulare non aveva segnale. Per fortuna l’uomo riuscì da solo a rimettere in mare il piccolo cetaceo e a salvarlo così da una morte certa. Non solo, aspettò un po’ di tempo per accertarsi che il piccolo animale prendesse il largo.

 

Le immagini su YouTube

L’uomo riuscì a riprendere la scena e la pubblicò su YouTube. Il video fu riportato anche da altri siti web e da molti blog. Fu così che Leia è diventata famosa per aver trovato un delfino e per avergli salvato la vita grazie al suo olfatto incredibile e all’insistenza dei suoi latrati.

Dal video si può apprezzare come il piccolo delfino prende il largo nuotando verso acque più profonde.

Il fiuto dei Cocker Spaniel

Tutti conoscono le eccezionali capacità olfattive dei cani, tuttavia sembra che i Cocker siano dei veri prodigi. Riescono a distinguere odori appena percettibile o addirittura coperti da altri odori più forti.

Per questo motivo sono degli alleati eccezionali per trovare:

  • Droghe
  • Esplosivi
  • Persone vittime di catastrofi
  • Fughe di gas

Non solo, sono anche dei cani da caccia eccezionali impiegati soprattutto nei laghi o nei boschi giacché riescono a fiutare le prede a grandi distanze.

Alla luce di tutto questo, non stupisce che il cucciolo di delfino spiaggiato sia stato trovato proprio da un Cocker.

Perché i cetacei si spiaggiano?

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Il piccolo delfino ha avuto la fortuna che la cagnolina Leia fosse solo a poche centinaia di metri di distanza, ma ogni anno migliaia di cetacei si spiaggiano. Delfini, balene, globicefali, capodogli sono rinvenuti, spesso senza vita, sulle spiagge di tutto il mondo. 

Senza dubbio il lodevole impegno di molti volontari, organizzati o improvvisati, fa in modo che ogni anno numerosi animali arenati vengano messi in salvo.

Tra le ragioni per le quali i cetacei si spiaggiano sulle coste o in acque poco profonde, troviamo:

  • Vecchiaia o malattie.
  • Inquinamento acustico provocato dall’eccessivo traffico marittimo, dai sonar o dalle esplorazioni petrolifere mediante cannoni sonici.
  • Ferite causate dai predatori, dalle imbarcazioni o dalle reti da pesca.
  • Perturbazioni delle correnti marine.
  • Caccia in prossimità delle coste.
  • Anomalie magnetiche terrestri.
  • Inquinamento, come per esempio i rifiuti di plastica.

Prendere coscienza

La vita dei cetacei non può dipendere dalla fortuna di trovare sul proprio cammino un animale eccezionale come Leia o dalla bontà di un manipolo di persone. È necessario prendere coscienza ed evitare almeno le cause di spiaggiamento che dipendono dall’uomo.

Intanto, il fatto che si parli della straordinaria avventura di Leia, oltre ad essere un episodio aneddotico, è un buon pretesto per trattare la questione e per sapere come comportarsi nel caso in cui capitasse di trovare un cetaceo spiaggiato.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.