Un cane che ha salvato la sua famiglia dall'attacco di un orso è stato abbandonato dalla stessa

Un cane che ha salvato la sua famiglia dall'attacco di un orso è stato abbandonato dalla stessa

Ultimo aggiornamento: 14 luglio, 2015

Intorno alla metà dell’agosto 2014, è circolata nelle reti sociali una notizia pubblicata sulla pagina del Centro per il Controllo e la Cura degli Animali della città di New York, dove si racconta la storia di come un cane che ha salvato la sua famiglia dall’attacco di un orso è stato poi abbandonato dalla sua stessa famiglia.

La storia evidenzia in maniera chiara e contundente il livello di ingratitudine a cui sanno arrivare gli esseri umani; il gesto ha trovato eco attraverso numerosi mezzi di comunicazione ed è stato condiviso innumerevoli volte, da parte di tutte quelle persone che non riescono a comprendere l’accaduto.

Stiamo parlando di Duke, un Pastore Tedesco di quattro anni d’età che è stato consegnato al Centro per il Controllo e la Cura degli Animali. Al momento della consegna i proprietari hanno affermato di essere allergici all’animale, e loro stessi hanno riferito agli incaricati del centro la storia in cui Duke li aveva salvati durante una gita di famiglia da un orso di tre volte la sua taglia, dimostrando così di essere un cane molto protettivo. Si sono quindi dimostrati convinti del fatto che Duke avrebbe trovato presto un’altra casa.

Ciò che è veramente triste in questa storia è che nonostante il racconto fatto dalla famiglia, che ha affermato che il cane era molto dolce, affettuoso e capace di rispondere a svariati ordini, nessuno dei suoi membri si è voltato indietro per lanciare a Duke un ultimo sguardo dopo averlo lasciato in carico ai dipendenti del centro.

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Un ulteriore elemento che è servito a peggiorare la situazione di Duke, che già di per sé non era facile trattandosi di un cane adulto di taglia grande, è stato l’essere catalogato come cane dai “problemi comportamentali”, dopo aver grugnito contro alcuni dei membri del personale del centro. Questo ha portato a ridurre considerevolmente le possibilità che sia adottato, infatti i cani registrati come “New Hope” (nuova speranza), possono essere accolti esclusivamente da famiglie che abbiano un’esperienza dimostrabile con cani aggressivi.

A poco è servito il fatto che la famiglia abbia specificato che Duke è un cane estremamente affettuoso e che tende a mostrarsi un po’ diffidente solo con le persone che non conosce, e che non presenta un passato di aggressioni a persone o ad altri animali. Nonostante queste dichiarazioni, a causa delle scarse probabilità che questo bellissimo esemplare trovasse una nuova casa, il cane è stato inserito nella lista di adozione urgente, il che significa che potrebbe essere abbattuto in qualsiasi momento.

Dopo che si è sparsa la voce dell’incredibile storia del cane ed è circolata una foto dove lo si ritrae spaventato a morte, un’ondata di indignazione è esplosa in tutta la rete. Per la fortuna di Duke, moltissime persone sono accorse in suo aiuto.

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Adesso Duke si trova nella fondazione Petharbor in attesa di una nuova famiglia, che speriamo sia definitiva. Anche se non sono state diffuse nuove notizie riguardo la sua situazione attuale, finalmente questo fedele cagnolino può aspettare una nuova famiglia in tutta tranquillità, senza correre il rischio di essere abbattuto.

Una ricerca posteriore realizzata sulla famiglia del cane, ha fatto intuire che la vera ragione per la quale hanno deciso di dare Duke in adozione può essere dovuta a problemi con il proprietario di casa. È in situazioni come questa che le persone dovrebbero rendersi conto che la decisione di tenere un animale domestico non è qualcosa da prendere alla leggera. Esistono moltissimi fattori come lo spazio, i vicini di casa o i costi che possono portare i proprietari ad abbandonare i loro animali, consegnarli a terzi o lasciarli al canile, nonostante questi si comportino bene e gli dimostrino affetto e lealtà.

Fortunatamente la storia di Duke ha avuto un riscontro positivo grazie alle centinaia di persone che hanno condiviso la sua storia. Speriamo dunque che il cane riesca a trovare la famiglia che si merita.


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